RENZI COLPISCE ANCORA: NUOVO RECORD DISOCCUPAZIONE AL 12,7%, QUELLA GIOVANILE AL 44,2%
RISPETTO A GIUGNO 2014 MENO 80.000 OCCUPATI, IN UN SOLO MESE PERSI 22.000 POSTI DI LAVORO…MA PER POLETTI E’ SOLO “FLUTTUAZIONE”
Disoccupazione giovanile oltre il 44%, tasso generale al 12,7% e 40mila occupati in meno in un anno.
E’ la fotografia dell’occupazione scattata dall’Istat sul mese di giugno, quando la percentuale dei senza lavoro è salita rispetto al mese precedente di 0,2 punti e quella dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni ha toccato la quota record del 44,2%.
A quattro mesi dall’entrata in vigore del Jobs Act e a dispetto dei toni trionfalistici del premier Matteo Renzi, che a maggio festeggiava perchè “la macchina è finalmente ripartita”, la situazione del mercato del lavoro in Italia resta preoccupante.
Unico segnale positivo è la crescita della partecipazione, che emerge dal calo del numero degli inattivi.
Il dato che più colpisce è quello relativo ai giovani: la disoccupazione giovanile tocca il livello più alto dall’inizio delle serie storiche, nel primo trimestre 1977.
“Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari al 44,2%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al mese precedente”, nota l’istituto di statistica.
Gli occupati 15-24enni sono 22mila in meno rispetto a maggio (-2,5%) e 80mila in meno rispetto a giugno 2014.
“Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perchè impegnati negli studi”. Il tasso di inattività dei giovani, sempre a giugno, si è ridotto di 0,2 punti, al 74%.occupati.
Il numero assoluto dei disoccupati è aumentato nel corso del mese di 55mila unità , mentre gli occupati sono stati 22mila in meno.
Rispetto allo stesso mese del 2014 la variazione è stata di 85mila disoccupati in più e 40mila occupati in meno. Si tratta del secondo calo congiunturale degli occupati dopo quello di maggio (-0,3%). Ad aprile, invece, c’era stata una crescita dello 0,6%.
La crescita dei disoccupati, nota però l’Istat, è associata a “una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi“.
Infatti le persone nè occupate nè in cerca di occupazione sono diminuite a giugno di 0,1 punti percentuali a (-18mila) a 14,021 milioni, riprendendo il calo cominciato a inizio anno e interrotto a maggio.
Il tasso di inattività , pari al 35,9%, diminuisce di 0,1 punti percentuali rispetto a maggio.
Su base annua gli inattivi sono diminuiti dello 0,9% (-131mila) e il tasso complessivo di 0,2 punti.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha invece commentato dicendo che “siamo di fronte a dati soggetti a quella fluttuazione che caratterizza una fase in cui la ripresa economica comincia a manifestarsi” e sottolineando che “il tasso di occupazione rimane sostanzialmente invariato”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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