RENZI COPRE LO SPAZIO DELLA DESTRA: “GRILLINI SQUADRISTI DA CODICE PENALE, BEPPE HA PERSO LA TESTA”
A DESTRA LA SUDDITANZA CULTURALE E L’IGNORANZA POLITICA PORTA A SGOMITARE PER AVERE UNA FOTO ACCANTO A CHI ASSALTA LE ISTITUZIONI, A SINISTRA RENZI RACCOGLIE VOTI
“Una cosa senza senso, l’attacco al Presidente. Una vigliaccata. Napolitano va difeso anche per il fatto che la difesa della sua persona e del suo ruolo oggi coincide con la difesa delle istituzioni. Impedire a deputati di accedere alle commissioni per votare e lavorare è squadrismo; insultare con volgarità inaccettabili le nostre deputate è una vergogna, e c’è da ricorrere al codice penale”.
Per il segretario del Pd Matteo Renzi, che interviene in un colloquio con la Stampa, con l’M5S “siamo di fronte ad una strategia lucida ma disperata: tutta studiata a tavolino”.
“La verità è che gli stiamo tagliando l’erba sotto i piedi, smontando uno a uno tutti i suoi soliti e triti argomenti”, dice Renzi.
“La riforma della legge elettorale, l’abolizione del Senato come Camera elettiva, la cancellazione delle Province, il taglio al finanziamento dei partiti e la revisione del Titolo V. Dalla politica arrivano finalmente risposte, Beppe Grillo non sa come reagire e perde la testa. E’ per questo che cerca la rissa, la butta in caciara e arriva addirittura a proporre l’impeachment di Napolitano”.
“Capisco bene che i primi mesi di questa legislatura siano stati comodi per lui, con la politica bloccata e incapace di dare risposte: ha potuto approfittarne. Ma credo che ora abbia capito che la musica è totalmente cambiata e che andare avanti con la propaganda non può pagare”, prosegue Renzi, secondo cui “la politica comincia a dare risposte anche sulle altre riforme e se continua così, se ce la facciamo, per Grillo si fa notte”.
“Un anno fa Beppe Grillo parlava di futuro e di cambiamento, di rinnovamento della Repubblica e di speranze per i giovani: con una campagna aggressiva ma allegra, con toni certo duri ma ancora speranzosi, ha quasi vinto le elezioni”, ricorda Renzi
Adesso, invece, “solo discorsi rabbiosi, bui, minacciosi, disperati. Semina odio. Ma il Paese non ne può più”
“A quest’atteggiamento rabbioso fa da contraltare l’idea che con un orizzonte serio e con la calma necessaria, quel che deve esser fatto sarà fatto. E’ per questo – conclude – che, al di là dell’indignazione, non siamo preoccupati da quel che dice e dalle assurde iniziative che mette in campo”.
(da “La Repubblica”)
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