SAVIANO RISPONDE ALLE ACCUSE DEL TG1: “DA ME NESSUNA FALSITA’ SU BENEDETTO CROCE”
LO SCRITTORE REPLICA ALLA NIPOTE DEL FILOSOFO PRODUCENDO I DOCUMENTI CHE CONFERMANO LE SUE PAROLE… “NON ENTRO IN POLITICA, FACCIO IL MIO MESTIERE, MA NON STRISCIO CONTRO I MURI”
«Nel monologo sul terremoto dell’Aquila non ho mai usato la parola mazzetta. E su Benedetto Croce non ho inventato nulla».
Roberto Saviano, dopo gli attacchi dei giornali del centrodestra, e un servizio del Tg1, spiega a Enrico Mentana al Tg de La7 la sua versione dei fatti.
E ribadisce per l’ennesima volta: «Sono uno scrittore. Temo che purtroppo quando arrivi a tante persone comunque il tuo plusvalore inquieti. Continuerò a fare lo scrittore indipendentemente da chi è infastidito dal mio mestiere».
La polemiche nascono dal monologo che lo scrittore ha dedicato al terremoto dell’Aquila e al crollo della Casa dello Studente durante il programma “Vieni via con me”.
In quell’occasione Saviano citò Benedetto Croce che nel 1883 perse tutta la famiglia nel terremoto di Casamicciola.
E il filosofo, ricordò Saviano, narrò del padre che sotto le macerie gli disse: «Offri 100 mila lire a chi ti salva».
Mentana lo invita a replicare al «putiferio, alla polemica fortissima» che si è scatenata.
Gli ricorda che «molti ci hanno intinto la penna, e visto che siamo nell’era catodica, qualcuno ci ha intinto il microfono. Ultimo il Tg1».
Il tg diretto da Augusto Minzolini, in effetti, ha mandato in onda un servizio con un’intervista a Marta Herling, nipote del filosofo napoletano.
Nel colloquio la Herling accusa Saviano di avere inventato la storia «perchè è funzionale al suo discorso, al suo messaggio ideologico. Tutto il seguito della trasmissione dedicata al terremoto dell’Aquila è sulle mance, sulle mazzette, sulla corruzione che accade intorno al terremoto».
E il giornalista Gennaro Sangiuliano dice che nel monologo «Saviano immette un fantomatico dialogo fra Croce e il padre sotto le macerie».
«Molto dispiaciuto di questa polemica falsa. Dispiaciuto che Marta Herling abbia totalmente frainteso. Non ho mai pronunciato la parola mazzetta», replica Saviano.
Lo scrittore svela poi le sue fonti.
Mostra un articolo di Oggi del 13 aprile 1950, scritto da Ugo Pirro.
Il giornalista, spiega Saviano, riprende un altro articolo, scritto all’epoca del terremoto, in cui un cronista riporta il dialogo padre-figlio.
Raccontato da un giovane che si chiamava Benedetto Croce.
Mentana incalza Saviano sul suo futuro e sul perchè di questo attacco.
«Io so di stare sulle scatole a molti. Soprattutto in questo momento. Pensano che io possa diventare candidato politico. E questo forse impensierisce moltissime persone. Io ho ribadito che faccio il mio mestiere: raccontare, scrivere, parlare. Io cerco di non espormi ma non intendo neanche strisciare lungo i muri».
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