SCAJOLA SAPEVA CHE MARCO BIAGI ERA IN PERICOLO
NEL SUO ARCHIVIO ANCHE FASCICOLI SU TANGENTOPOLI E LE BR
Spunta materiale che scotta tra le centinaia di carte trovate dalla Guardia di Finanza nell’archivio di Claudio Scajola, affidato al suo segretario Luciano Zocchi e a uno 007 del servizio segreto militare.
Tra questa montagna di documenti, sono stati trovati anche degli scritti che svelerebbero un ruolo dell’ex ministro molto diverso rispetto a quello finora emerso nelle indagini sulla mancata scorta al professor Marco Biagi
Ecco quanto riporta il Corriere della Sera a riguardo:
Nel fascicolo trasmesso dalla Procura di Roma ai colleghi di Bologna ci sarebbe infatti la lettera di un politico vicino allo stesso Biagi, spedita al Viminale pochi giorni prima dell’attentato delle Brigate Rosse del 19 marzo 2002 per caldeggiare l’assegnazione del dispositivo di protezione evidenziando la serietà della minaccia. La missiva risulterebbe ‘vistata’ da Scajola, che invece ha sempre sostenuto di non essere mai stato informato del reale pericolo per il giuslavorista.
E non è tutto. Nell’archivio, infatti, sono stati trovati anche documenti su Tangentopoli: almeno due cartelline custodivano documenti riguardanti le vicende giudiziarie di Alberto Grotti, l’ex presidente dell’Eni finito in carcere per le tangenti Enimont nel ’93.
Ora gli inquirenti stanno cercando di capire chi altro – oltre a Zocchi e allo 007 – fosse a conoscenza dell’archivio segreto, e soprattutto se possa essere stato utilizzato per scopi illeciti.
(da “Huffingtonpost“)
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