SILVIO RITORNA IN PIAZZA NELLA SUA MILANO, MA NON C’E’ LA FOLLA DEI VECCHI TEMPI
TRA PENSIONATI E GIOVANISSIMI
Silvio Berlusconi torna in piazza per la prima volta dopo l’affidamento ai servizi sociali. Sceglie di farlo per il No Tax Day e proprio nella sua Milano, in Piazza San Fedele, alle spalle del teatro alla Scala e di Palazzo Marino.
Dal primo pomeriggio, nel gazebo allestito per la raccolta firme contro le tasse del governo Renzi, sfilano la coordinatrice lombarda Maria Stella Gelmini, Enrico Toti e il capogruppo al senato Paolo Romani, che si presta a qualche selfie con i sostenitori.
C’è pure Laura Ravetto, elegantissima, che sfodera grandi sorrisi, stringe mani e vuole “assolutamente parlare” con la telecamerina di Diego Bianchi del programma di Rai Tre Gazebo “è il nostro rito mi porta sempre tanta fortuna”.
Daniela Santanchè sbuca all’improvviso: boccoli d’ordinanza, cappotto nero. “Sei sempre la più bella” le gridano. “Daniela dai quando mi metti in politica”, le chiede un ragazzo.
Una coppia di anziani signori le affida una lettera per il presidente. All’Huffpost dice: “La casa è un bene troppo importante. Le tasse vanno tolte e noi lo abbiamo già fatto. Chi si mette contro la Lega sbaglia, è la storia del Centrodestra”.
C’è anche la rampante Silvia Sardone, 32 anni, consigliere comunale a Milano e astro nascente di Forza Italia.
In attesa che arrivi Berlusconi, risuona l’inno di Forza Italia. Qualche bandiera sventola, ma “i tantissimi” della canzone non ci sono.
Il pubblico non sembra quello delle grandi occasioni. Chi è lì però ci crede e crede ancora in Berlusconi e nel partito. “È l’unico che può fare ancora qualche cosa per noi. Gli altri non mi convincono, nemmeno questo Renzi . Parla, parla e poi ci riempie di tasse — grida la signora Ida, 74 anni originaria di Trani, ma da 55 anni vive a Milano – Io ho una figlia disoccupata da un anno. La devo aiutare non so più come fare”.
Mentre parla si avvicinano anche altre persone, quasi tutte ultra settantenni.
Ognuna vuole raccontare i suoi problemi, qualcuna la sua disperazione, come la signora Maria 78 anni “milanese doc”, che da tutta la pensione per aiutare il nipotino autistico “e adesso non so più nemmeno come pagare l’affitto. Voglio che Berlusconi mi aiuti, con lui era meglio. Pazienza se ha avuto tutte quelle donne, lo perdono. Tutti sbagliamo”.
Attorno al gazebo i pensionati sono tantissimi. Molti sventolano orgogliosi le bandiere di Forza Italia con la scritta “senior”, ormai lo zoccolo duro del partito sono loro.
Marcello dice di seguire Berlusconi da sempre. Il suo cane si chiama Dudù, ma è la Pascale che ha copiato lui. “Quella Francesca mah, che tipo, una che sa comandare, ma io credo solo in Silvio. È il numero uno, un genio incompreso. L’alleanza con Salvini ci può stare, è bravo. Sull’euro però non sono d’accordo e poi il leader deve rimanere Berlusconi. Noi siamo moderati”.
Dagli agè ai giovanissimi. L’altra fascia di età ben rappresentata è la loro.
Ventenni, studenti universitari che arrivano da tutta la Lombardia, qualcuno pure dall’Emilia Romagna. “Forza Italia non è al massimo del suo splendore. Per noi giovani è il momento migliore per dare il nostro contributo. Berlusconi è l’unico leader moderato di oggi. Salvini è un uomo di lotta, ma non di governo”, dice Ugo di 27 anni, comasco e studente di Scienze Politiche.
A un rapido sondaggio nessuno ha partecipato ai casting di Villa Gernetto. “No, non ci siamo stati”, sospirano alcuni ragazzi della delegazione bergamasca. “No purtroppo no, non c’ero”, racconta un giovane berlusconiano di Brescia. Forse le giovani promesse già battezzate dal leader non hanno più bisogno di stare in piazza, forse loro sono nel gazebo.
Ma ecco che arriva Berlusconi, la piazza applaude, grida ancora “Forza Silvio”.
Distinte signore con al braccio i sacchetti dello shopping natalizio salgono sulle panchine per vedere meglio. “Che bello tornare in piazza proprio a Miano – esordisce il Cav – I miei avvocati me lo sconsigliano, ma non posso astenermi dal venire qui per dire come stanno le cose”.
Dal palco di piazza San Fedele Berlusconi lancia nuovi attacchi alla magistratura e propone “sei mesi di compravendite delle case senza alcuna imposta e una flat tax per tutti con una tassazione al 20% del reddito per le famiglie”.
Il patto del Nazareno non si tocca, “Ma per tutto il resto siamo fortemente, decisamente e responsabilmente all’opposizione. Il jobs act non serve a niente. I vertici di Confindustria non pensano che si potrà assumere un solo italiano in più”.
Da Milano Berlusconi lancia anche una nuova ricetta anti crisi :“una seconda moneta alternativa all’euro e la svalutazione dell’euro, con un cambio uno a uno con il dollaro e l’immissione di forte liquidità per dare ossigeno alla crescita” e conclude con una piccola retromarcia su Salvini “sarà uno dei goleador del centrodestra, è benvenuto, ma da qui a dire che Berlusconi ha scelto il nuovo leader del centrodestra ce ne passa”.
I supporter tirano un sospiro di sollievo. La folla si accalca vicino all’auto blu di Berlusconi.
Si cerca una foto, una stretta di mano, un bacio, ma l’auto riparte.
Per strade si accalcano anche curiosi, qualcuno chiede se c’è Francesca Pascale, o “almeno Mara Carfagna”. Un ragazzo di 20 anni si ferma, vuole vedere Berlusconi entrare in macchina, ma la fidanzata si arrabbia e lo rimprovera. “Ma dai cosa c’è da vedere. Andiamo. Questo c’ha 80 anni e ancora fa i comizi. Ma non è stufo?”.
(da “Huffingtonpost“)
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