SLITTA SALITA AL COLLE, CONTRASTO CONTE-DI MAIO SUL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
CONTE VUOLE UN TECNICO DI SUA FIDUCIA, IL SEGRETARIO GENERALE ROBERTO CHIEPPA… DI MAIO VUOLE IL SUO FEDELISSIMO FRACCARO (PER CONTROLLARE CONTE)
Al Quirinale ancora non hanno avuto comunicazioni sull’orario in cui il premier incaricato Giuseppe Conte salirà al Colle con la lista dei ministri per sciogliere la riserva. Di certo non questa mattina.
Eppure :econdo i più ottimisti, l’incontro si sarebbe dovuto svolgere proprio in queste ore. E in questa corsa contro il tempo, già nel pomeriggio ci sarebbe dovuto essere il giuramento della nuova squadra di governo targata M5s-Pd
E invece nella compagine governativa, che ancora non c’è, è salita ancora una volta la tensione. Adesso si apprende che serve qualche ora in più per comporre la squadra di governo e che comunque si spera di chiudere in giornata
Il punto è che la trattativa si è inchiodata in piena notte sulla casella del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, quella che per intenderci fu di Gianni Letta ai tempi di Silvio Berlusconi e di Giancarlo Giorgetti nell’esecutivo gialloverde.
Cioè uno dei punti nevralgici dell’attività di governo. Quando gli orologi segnano le tre di notte inizia un tira e molla (è un eufemismo) su questa casella tra Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle.
Sta accadendo questo: Conte vuole tenere di fatto per sè questa casella affidandolo il ruolo a un tecnico. Ovvero al segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa mentre Di Maio vuole un suo fedelissimo: Riccardo Fraccaro, l’ex ministro dei Rapporti con il Parlamento.
È lui che dovrebbe controllare dall’interno il lavoro del premier Conte ora che Di Maio è stato esautorato dall’incarico di vicepremier.
Non è un caso se anche i titolari della trattativa per conto del Pd hanno registrato che ormai Conte e Di Maio si muovono come due entità autonome all’interno del governo. Insomma, o Fraccaro o morte perchè il capo politico dei 5Stelle ha spiegato che se il suo uomo fidato non diventerà sottosegretario allora si riapre la casella del ministero dell’Interno e quindi si ridiscute tutto.
E si sta discutendo anche sugli altri ruoli. Sul tavolo c’è per esempio il futuro ministro dello Sviluppo economico. Su Stefano Buffagni peserebbe un veto del Pd perchè considerato troppo vicino alla Lega.
Quindi si fa il nome di Laura Castelli o di Lorenzo Fioramonti oppure ancora Stefano Patuanelli. Ma quest’ultimo è dato anche per il ministro dei Trasporti. Dove invece in pole ci sarebbe Paola De Micheli in quota Pd.
Nella notte i dem hanno ancora provato ad accaparrasi la sanità ma con scarsi risultati perchè a spuntarla sarebbe comunque i 5Stelle con una conferma di Giulia Grillo ma sul tavolo c’è anche Pierpaolo Sileri, presidente della commissione Sanità al Senato. In tutto ciò il Pd non intende cedere sul commissario europeo e ancora su questo è in corso un braccio di ferro con i grillini che dopo il passo indietro di Di Maio da vicepremier non intendono cedere anche su questo
Il negoziato è appena ripreso. Unica cosa certa è che Conte non salirà in mattinata.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply