SOCIAL CARD AGLI IMMIGRATI REGOLARI, SI SCATENA LA FECCIA: NON BASTA PIU’ AFFOGARLI, ORA VOGLIONO PURE AFFAMARLI
UNA POLEMICA RIDICOLA: LA SOCIAL CARD SI BASA SUL REDDITO E DA APRILE LA POSSONO CHIEDERE ANCHE GLI STRANIERI CON REGOLARE PERMESSO DI SOGGIORNO, COME IMPONE LA LEGGE
Forza Italia, ex An e Lega Nord. Ma anche parti del Partito democratico e, soprattutto, Ncd.
Si scatena la solita polemica sul nulla, per contendersi quattro voti razzisti.
L’emendamento del governo alla Legge di Stabilità sulla social card anche agli immigrati un risultato lo ha avuto: quello di compattare il fronte del dissenso, sia interno che esterno, all’esecutivo del premier Matteo Renzi.
Ma se il niet di Carroccio, Berlusconiani e Fratelli d’Italia era una posizione già scritta, la vera notizia è il no convinto degli alleati di governo del Nuovo centrodestra e di una parte importante del Pd, rappresentata dalle parole nette di Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio.
“Il governo ritiri l’emendamento sulla social card agli stranieri — tuonano all’unisono il capogruppo Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo, il capogruppo Ncd in commissione Bilancio, Paolo Tancredi, e la vicepresidente Barbara Saltamartini che ha formalizzato la richiesta in commissione Bilancio — dopo l’equivoco che si è creato ieri, crediamo sia opportuno che il governo valuti questa richiesta anche per meglio riformulare l’emendamento stesso. Non è chiaro tra l’altro se il governo vuole estendere la social card o destinare apposite risorse per ottemperare a precedenti obblighi e sanare il contenzioso con le Poste. C’è ancora tempo per discuterne”.
Di che parlino, lo sanno solo loro: non c’è bisogno di estendere quello che già esiste da aprile, come impone la legge che vieta discriminazioni.
Forse qualcuno non se n’era accorto o preferisce pescare nel torbido.
“Confermata la social card agli extracomunitari — dichiara Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale — mazzata per gli italiani, sempre più discriminati da un governo incapace ”.
Almeno lei ha capito, visto che parla di “confermare”, che già esisteva, peccato che parli di “italiani discriminati”, visto che tutti gli italiani possono richiederla e quindi non sono discriminati, ma pretendere dalla Meloni di uscire dal corpo di Salvini è ormai impossibile.
Di “provocazione inaccettabile” parla Maurizio Gasparri, di Forza Italia: “Il clima di intolleranza e di esasperazione è tale che questa ipotesi getta benzina sul fuoco.”
Ha parlato il distributore di fiammiferi antivento…
In un tweet il ministero del Tesoro aveva spiegato che “l’emendamento evita che tutti beneficiari debbano restituzione soldi gennaio-marzo 2014″.
Facciamo un passo indietro. Già dallo scorso aprile la carta può essere richiesta anche da cittadini stranieri con permesso di soggiorno residenti in Italia.
A stabilirlo è stata la legge di Stabilità 2013.
Nel frattempo però è partita in via sperimentale in 12 città anche la nuova social card, di importo crescente all’aumentare dei componenti della famiglia.
Una sovrapposizione sfociata nel caos dopo che, in fase di conversione del decreto Milleproroghe 2013, la Lega Nord ha chiesto e ottenuto la soppressione di un comma che prorogava l’incarico di Poste italiane, gestore della carta per conto dell’Inps, e assicurava gli accrediti sulle vecchie carte per i mesi di novembre e dicembre 2013.
L’emendamento del governo serve quindi di fatto solo a mettere una pezza a una situazione che allo stato attuale vede Poste non più titolare del servizio.
E potrebbe addirittura comportare la necessità di chiedere indietro ai beneficiari quanto ricevuto nei primi mesi di quest’anno.
Ieri il Tesoro, in una nota, precisava che la richiesta di modifica “non prevede modifiche alle condizioni personali, anche quanto alla nazionalità , per accedere al beneficio, rispetto alla legislazione vigente che prevede anche per il soggetto extracomunitario con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo il diritto alla social card”.
Quanto ai fondi, anche per il 2015 alla carta acquisti sono destinati 250 milioni di euro, la stessa cifra stanziata per il 2014 ( e semmai qua i “destro-finto-sociali” farebbero bene a protestare, ma sai che gliene frega di chiedere che aumenti l’importo…)
In pratica nulla di nuovo sotto il sole.
La vera sorpresa arriva dallo stesso Partito Democratico. “La social card agli immigrati? — avverte Francesco Boccia — l’emendamento non è stato nemmeno discusso e non sarà votato. Era legato ad un recupero per Poste Italiane, è stato scritto male e comunicato peggio”.
Povero Boccia, deve aver confuso il salotto di casa con il governo, ma non si può pretendere da lui che rischi che volino i piatti.
Assolto per incapacità di volere.
Chiosa umoristica finale di Salvini: “confermando la social card agli immigrati, il governo Renzi istiga al razzismo”.
In tutto il mondo civile è semmai il contrario: è discriminando qualcuno che si istiga al razzismo, qua non si esclude nessuno.
Non serve una laurea (mai presa) per capirlo.
Leave a Reply