SONDAGGIO CRESPI: SENZA LISTA PDL, LA BONINO AL 39%, MA LA POLVERINI TIENE DURO AL 38%, AUMENTANO GLI INDECISI
RENATA PERDE DUE PUNTI, EMMA RESTA FERMA, GUADAGNANO UN 2% A TESTA STORACE E UDC, LA LISTA POLVERINI SALE AL 14%…LE DUE COALIZIONI ALLA PARI: CENTRODESTRA AL 48,5%, CENTROSINISTRA AL 48,2%… GLI INDECISI SALGONO IN UN GIORNO DAL 20,7% AL 33,4%
“Non c’è stato il temporale che mi aspettavo” ha commentato Luigi Crespi, esaminando i risultati dell’ultimo sondaggio, realizzato dal suo istituto di ricerca 48 ore fa, dopo l’esclusione della lista del Pdl dalla competizione elettorale regionale nel Lazio.
Il dato più rilevante è che la Polverini ha perso solo due punti rispetto alla candidata radicale, scendendo dal 40% al 38%, mentre la Bonino è rimasta stabile al suo 39%.
Il problema a questo punto è tutto interno alla coalizione del centrodestra: senza la lista principale del Pdl, aumentano gli indecisi che passano dal 20,7% al 33,4%, salgono le quotazioni de La Destra di Storace (dal 3% al 4,9%) e dell’Udc (dal 5,5% al 7,8%), cresce la lista personale della Polverini che supera il 14%. Ovviamente la ricerca di Crespi si basa sulla possibilità che la lista Polverini venga alla fine ammessa (come da logica e da numerosi precedenti giurisprudenziali in materia), mentre considera fuorigioco quella del Pdl.
Diamo un’occhiata alle coalizioni.
Quella di centrodestra che appoggia la leader del’Ugl scende dal 51,5% al 48,5% (con ampia fascia di nuovi indecisi), ma quella di centrosinistra che appoggia la Bonino non riesce a fare il sorpasso, pur salendo dal 46,4% al 48,2%.
Chi voterà centrodestra potrà avere quattro alternative: o votare solo la Polverini o una delle tre liste che la appoggiano, compresa quella civica.
Se la Polverini dovesse spuntarla, si assisterebbe a una mezza rivoluzione della classe politica laziale: fuori rimarrebbero tanti politici di mestiere ed entrerebbero molti neofiti, rappresentanti della società civile laziale che diventerebbero la classe dirigente dei prossimi cinque anni.
La radicalizzazione dello scontro non gioverebbe di certo alla sinistra che pesca sicuramente meno tra gli indecisi rispetto al centrodestra.
Se si andasse a un muro contro muro, la sinistra rischia di “motivare” molti elettori tiepidi del Pdl che altrimenti, orfani della lista, resterebbero a casa. L’effetto delusione per i “dilettanti allo sbaraglio” o per chi ha cercato di fregare Renata, si tramuterebbe per ripicca nell’andare a votare, proprio per dare un segnale di rispetto della volontà popolare.
Senza contare che la storia personale della Polverini, la sua collocazione sociale e sindacale, il suo essere vittima di beghe interne al centrodestra, potrebbero darle ancora più visibilità e credibilità , inducendo molti indecisi a “voler essere presenti” nel momento del bisogno.
Molto dipenderà dalle prossime mosse e dai toni dei due schieramenti, la sensazione è che vincerà chi terrà i nervi più saldi.
Certo il sondaggio Crespi ha fatto capire che la Polverini è molto più tosta di quanto molti pensassero.
Chi ha pensato di sbarazzarsi di lei facilmente con una manovra di corridoio (magari uscendo dalla stanza..) o sfruttando le disgrazie altrui dovrà ancora soffrire a lungo.
Leave a Reply