SONDAGGIO SWG, CROLLA IL CENTRODESTRA. PDL TRA IL 22% E IL 25%, LEGA TRA IL 7% E IL 9%
IL GOVERNO PAGA LA MANOVRA ECONOMICA E FINISCE ATTORNO AL 30% DI GRADIMENTO…TENGONO LE FORZE DI OPPOSIZIONE, SALE IL TERZO POLO, GRANDI SPAZI PER L’INGRESSO DI NUOVE FORZE POLITICHE
Terremoto politico-elettorale sul centrodestra.
La manovra anti-crisi del governo “ha inciso pesantemente” sul Popolo della libertà e sulla Lega. Ad affermarlo è il presidente di Swg, Roberto Weber intervistato dal quotidiano online affaritaliani.it.
Le sue previsioni sono pesantissime: “Se si votasse in questo momento, il Pdl non prenderebbe più del 22-25%, mentre la Lega si attesta tra il 7% e il 9%. I partiti di opposizione tengono perchè guardano ai propri serbatoi di consensi e anche perchè perdura la chiave anti-berlusconiana (punto sul quale Bossi ci sta mettendo del suo). Il Partito democratico si attesta attorno al 25% e molto probabilmente sarebbe la prima forza in caso di elezioni, anche perchè – ha spiegato Weber – gli scandali come quello di Penati sono molto sfumati. Ma attenzione, in questa fase c’è una grande indecisione e un’ottima possibilità di successo per chi scegliesse di entrare in campo”.
Riferimento scontato a Luca Cordero di Montezemolo che anche ieri sera, parlando al meeting di Cortina D’Ampezzo, non ha escluso un suo ingresso in politica.
Un passo che se effettivamente compiuto per Weber “adesso farebbe danni a tutti, soprattutto al centrodestra”.
“Anche perchè – avverte ancora il presidente di Swg – è già stato fatto un errore clamoroso di sottovalutazione del Terzo polo, che alle ultime amministrative è andato benissimo nelle città piccole (tra il 14 e il 19%). Con Montezemolo leader potrebbe arrivare tranquillamente sopra il 20%”.
“Gli italiani – è ancora l’analisi del sondaggista di Swg – non hanno capito quasi nulla. Hanno sentito tante cose contraddittorie e sono rimasti colpiti dalla dichiarazioni di Montezemolo, secondo il quale l’esecutivo avrebbe dovuto tassare ‘noi ricchi’.
Non solo.
“Sulle pensioni – aggiunge Weber – c’è una netta divaricazione all’interno della maggioranza. Una coalizione che non tiene insieme l’interesse generale e che la pagherà pesantemente”.
Per quel che riguarda i tagli agli enti locali “sono un provvedimento che si fa sentire dopo, nel tempo, non c’è una percezione immediata.
Su altre cose Pdl e Lega non sono riusciti a fare massa critica e a spiegare la capacità risolutiva dell’intervento. Il tutto dopo aver negato la crisi perfino in Parlamento”.
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