SONO 14 MILIONI GLI ITALIANI CHE HANNO RICEVUTO UN SUSSIDIO ANTI-COVID, LO STATO HA ELARGITO 22,6 MILIARDI
PURTROPPO ANCHE A CHI CI HA MARCIATO E A CHI NON SA FARE ALTRO CHE LAMENTARSI E HA DECINE DI MIGLIAIA DI EURO DEPOSITATI IN BANCA
L’asticella è poco sotto quota 14 milioni: 13,9. Sono gli italiani che fino ad oggi hanno ricevuto un aiuto anti Covid da parte dello Stato sotto forma di bonus, cassa integrazione e altre forme di sostegno.
Una platea record per una spesa record perchè lo Stato, attraverso l’Inps, ha stanziato 22,6 miliardi. I numeri, che Huffpost è in grado di anticipare, sono contenuti nell’ultimo report che l’Istituto di previdenza ha redatto per tracciare un bilancio degli aiuti al 10 settembre.
Il quadro inizia a farsi definitivo perchè alcuni di questi aiuti, come il bonus baby sitter e quello per le colf e le badanti, non si possono più richiedere.
E altre misure, come la cassa integrazione e il bonus per i lavoratori autonomi, sono già in una fase piena. Per questo il report è in grado di fissare lo scatto quasi definitivo degli aiuti.
L’Inps ha autorizzato oltre 2,8 miliardi di ore di cassa integrazione (2.819). I lavoratori che hanno ricevuto almeno una prestazione mensile durante il periodo febbraio-settembre sono stati 3,3 milioni (3.384.431) su un totale di 3,4 milioni di beneficiari (3.414.755).
Sono in attesa di essere pagati 30.324 lavoratori, prevalentemente legati a domande pervenute dalle aziende dal primo giugno in poi. A questi lavoratori che hanno ricevuto la cassa integrazione vanno aggiunti altri 3 milioni che sono stati pagati con dalle aziende con un anticipo.
La portata monstre della cassa integrazione non si evince solo dal numero delle ore autorizzate, ma anche da quello delle mensilità di integrazioni salariali pagate sempre da febbraio a settembre. Hanno sfondato quota 11 milioni (11.060.900) su un totale di 11.459.453. Sono ancora da pagare 398.553.
Più di 4 milioni di autonomi hanno preso il bonus
Per i lavoratori autonomi lo Stato ha messo in campo un bonus da 600 euro per marzo e aprile (salito a mille euro a maggio, ma non per tutti). A richiederlo sono stati più di 5 milioni di lavoratori (5.377), a ottenerlo 4,1 milioni (4.129).
In 204mila hanno beneficiato dell’estensione della legge 104, quella che permette a un lavoratore di usufruire di giorni di permesso per assistere i familiari affetti da gravi disabilità .
Il boom delle domande per il bonus baby sitter (1,3 milioni), ma 189mila sono state respinte
Uno degli aiuti che è stato più richiesto dagli italiani, in questo caso dalle famiglie con figli fino a 12 anni, è stato il bonus baby sitter.
Un bonus da 1.200 euro (duemila euro per il personale sanitario, gli addetti al soccorso pubblico e alla pubblica sicurezza) per pagare il lavoro della baby sitter, il cui utilizzo è stato poi allargato anche ai nonni e all’iscrizione dei bambini ai centri estivi.
Le domande arrivate all’Inps sono state 1,3 milioni (precisamente 1,303 milioni) e sono arrivate da 716mila richiedenti (si possono fare più domande per più figli).
Non tutte le domande però sono state accettate dall’Inps. A essere respinte sono state 189mila richieste: niente soldi sul Libretto famiglia, lo strumento online attraverso cui l’Inps eroga il bonus alle famiglie.
Un trend sostenuto anche per l’estensione dei congedi parentali, cioè la possibilità di stare in congedo dal lavoro per 30 giorni, anche per alcune ore e non solo per intere giornate, con la garanzia di una copertura del 50% in termini di retribuzione. Le richieste sono state 319mila.
Tra gli aiuti messi in campo dal Governo anche l’indennità da 500 euro per aprile e maggio da utilizzare per pagare le prestazioni lavorative dei collaboratori domestici.
Le domande arrivate al 10 settembre sono 275mila, i beneficiari sono 209mila. Alcune richieste sono state respinte, un numero seppur esiguo è in fase di elaborazione.
A maggio è arrivato il reddito di emergenza, una misura per sostenere le famiglie più in difficoltà . A chiedere di accedere al sostegno, che può variare da 400 a un massimo di 840 euro, sono state 599mila famiglie.
(da “Huffingtonpost”)
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