SOTTO L’ALBERO, ECCO L’AUMENTO DEL CANONE RAI: 24 MILIONI IN PIU’ PER PROGRAMMI SCADENTI
L’AUMENTO SARA’ DI 1,50 EURO, MA L’AUTHORITY HA ESPRESSO CRITICHE SEVERE: CON IL PASSAGGIO AL DIGITALE, OGNI FAMIGLIA SPENDE GIA’ TRA 35 E 200 EURO IN PIU’…LA QUALITA’ DEI PROGRAMMI VA PEGGIORANDO E L’EVASIONE AL CANONE E’ ARRIVATA AL 30%, CONTRO LA MEDIA EUROPEA DELL’8%
Arriva puntuale, sotto l’albero natalizio degli italiani, il solito aumento del canone Rai: si passerà dagli attuali 107,50 euro a 109 euro.
Un aumento apparentemente contenuto di 1,50 euro, ma che nella sua globalità garantirà alla Rai una maggiore entrata di circa 24 milioni di euro. Non sarà certo il minimo aumento a svuotare le tasche degli italiani, ma esso trova le famiglie ancora alle prese con il digitale terrestre che ha imposto l’acquisto del decoder o di nuovi apparecchi televisivi.
Senza considerare i disservizi legati al decollo del nuovo sistema in molte regioni.
L’Agcom, l’Authority per le comunicazioni, ha bocciato la decisione del governo di consentire alla Rai l’aumento del canone, definendola “una manovra inopportuna, un aumento da evitare proprio alla fine del 2009, anno del passaggio al digitale, con notevoli difficoltà emerse per i cittadini”. L’Authority ha anche precisato che “i cittadini dovrebbero essere informati con esattezza quali attività il canone vanno a finanziare e quali invece sono realizzate con la pubblicità “.
Un altro aspetto di critica riguarda il sistema di misurazione della qualità dei programmi Rai (Qualitel) che “è stato ridimensionato”.
Al danno economico e al problema della corretta ricezione del digitale terrestre, si aggiunge ora l’aumento del canone che non sembra giustificato dalla qualità dei programmi.
Le stesse associazioni dei consumatori denunciano che “una famiglia media ha già dovuto sborsare una somma tra i 30 e i 200 euro per continuare a vedere i canali della Tv pubblica, senza contare il 10% degli italiani che hanno addirittura cambiato apparecchio”.
Il governo ha ribattuto che “l’aumento era inevitabile e che ora bisogna migliorare la qualità a vantaggio del pluralismo”.
Frase che fa sorridere visto come viene garantita la pluralità dal Tg1….
Un aspetto su cui nessuno dice nulla, è invece quello della evasione del canone Rai.
Si aumenta il canone per incassare 24 milioni di euro, ma ogni anno vengono evasi 500 milioni di euro di tassa .
L’italia ha il record europeo di evasione al canone: il 30%, contro una media europea dell’ 8%.
Se si incassero questi quattrini, si potrebbe abbassare almeno il canone per tante pensione anziane a basso reddito per le quali la Tv è una compagnia importante per trascorrere le loro giornate.
Ma ovviamente si preferisce aumentare la tassa a tutti, piuttosto che cercare chi evade.
Fermo restando chem a parer nostro, il canone Rai non dovrebbe neanche esistere: o uno non fa pubblicità e allora avrebbe un senso, ma se fa pubblicità come le Tv commerciali, il canone è una tassa iniqua.
Ma quando mai il buon senso in Italia prevale?
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