SULLA RAI RITROVATA INTESA RENZI-CAV, PER LA PRESIDENZA SCELTO UN NOME NOTO DELLA TV
PARTE IL TOTONOMINE
In nome di mamma Rai e della legge Gasparri si ricostituisce l’asse tra Pd e Forza Italia, l’intesa finita a brandelli a inizio anno con l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, il patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi o quello che ne rimane.
O forse la promessa di un nuovo patto: sulle riforme. Chissà .
Ma è certo che ora che l’approvazione definitiva della riforma dell’azienda pubblica slitta all’autunno, Pd e Forza Italia sono al lavoro per scegliere i nomi del nuovo cda di viale Mazzini che sarà votato martedì dalla vigilanza Rai, secondo le regole della legge Gasparri, appunto.
Si lavora soprattutto sul nome del presidente, che una volta indicato dal Mef e votato dal cda, necessita di una maggioranza dei due terzi in vigilanza.
Renzi ha già in mente il suo nome. Trattasi di un personaggio della tv, “competente”, dicono i renziani, graditissimo al premier e con buone sponde anche dentro Forza Italia.
E’ questa l’ipotesi per ora più quotata a Palazzo Chigi, quella sulla quale il capo del governo conta di ottenere il sì di Berlusconi.
E’ un identikit sul quale girano diversi nomi, da Bruno Vespa a Monica Maggioni.
Ma in pochi sanno chi è veramente. Rispetto a questo schema ci sono delle subordinate.
Forza Italia vorrebbe eleggere presidente Antonio Pilati, attuale membro del cda di viale Mazzini, ex consigliere Agcom, spesso descritto come il vero ispiratore della legge Gasparri.
E’ un’opzione che, se andasse in porto, sancirebbe il rientro ufficiale del partito di Berlusconi nella partita sulle riforme, il ritorno all’appoggio al governo, così segnala chi sta trattando sul tema.
Ma l’opzione Pilati non è la preferita del premier. Piuttosto, a questo punto, Renzi sceglierebbe un’altra carta: quella di Luisa Todini, presidente di Poste Italiane dall’anno scorso.
Ma Renzi è affezionato alla sua ipotesi: il volto tv.
E sta lavorando su quella carta. Anche se nella sua cerchia vengono considerati papabili per la presidenza Rai anche Franco Bernabè, il cui nome finora è stato associato solo ad una possibile carica di amministratore delegato a Viale Mazzini, opzione cui Bernabè non sembra interessato.
E papabile viene considerato anche Franco Bassanini, ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti fino a giugno scorso.
In seguito, il governo dovrà nominare anche il nuovo direttore generale, la carica forse più importante alla luce della nuova riforma della Rai.
Perchè la riforma assegna al direttore generale i poteri dell’amministratore delegato. Insomma, il dg diventa il vero ‘capo azienda’, nel modello di azienda pubblica concepito da Renzi.
Quanto alle candidature per questa carica, girano i nomi di Patrizia Grieco, presidente dell’Enel; Antonio Campo Dall’Orto, ex presidente esecutivo di Viacom International Media Networks, il primo direttore generale di Mtv in Italia, molto vicino al premier. Ma in lizza c’è anche Andrea Castellari, attuale senior vice president di Viacom, general manager in Italia, Medio Oriente e Turchia.
E anche Marinella Soldi di Discovery e Andrea Scrosati di Sky.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply