UMORISMO GRILLINO: CASALEGGIO E LA CENA CON LANZALONE “A SUA INSAPUTA”
AL RISTORANTE C’ERANO I VERTICI DI ROUSSEAU E MOLTI PARLAMENTARI GRILLINI MA IL CAPOAZIENZA PARLA DI INCONTRO CASUALE
Davide Casaleggio ammette per la prima volta di aver visto a cena Luca Lanzalone martedì scorso, poche ore prima del suo arresto, come aveva scritto Repubblica.
“Ho trovato anche Lanzalone a un altro tavolo e l’ho salutato”, ha detto oggi a RepubblicaTv, che lo ha intercettato nel centro di Roma. Per poi sostenere: “Io non mi occupo di nomine”.
Dichiarazione singolare, visto il suo ruolo nella scelta di alcuni assessori romani, come Adriano Meloni e Massimo Colomban (già andati via), e visto che è lo stesso patron della Casaleggio Associati ad ammettere poche ore dopo, al Gianicolo dov’è in corso un evento dell’associazione Rousseau: “Ho conosciuto Lanzalone in seguito alla sua esperienza a Livorno, dove ha fatto un ottimo lavoro e per quello è stata una scelta naturale fargli portare avanti un’attività su Roma”. Attività che è prima stata una consulenza gratuita sulla questione stadio, poi la nomina alla presidenza di Acea.
Non è la sola incongruenza. Perchè Davide Casaleggio sa bene, a meno che non soffra di amnesie, che non era a cena per caso in quel ristorante di Corso Vittorio. Che insieme a lui c’erano il resto dell’associazione Rousseau (tra cui Pietro Dettori) e parlamentari che andavano e venivano.
Sa che non era una cena qualunque e che nessuno si trovava lì per caso. Tanto meno Luca Lanzalone, nei giorni in cui – secondo quanto riportano le stesse carte della procura di Roma – si agitava molto per i posti che stavano per liberarsi in Cassa depositi e prestiti e in varie società controllate dallo Stato.
(da “La Repubblica”)
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