VIETATO CANTARE “BELLA CIAO” IL 25 APRILE A MOTTOLA: 10 PERSONE IDENTIFICATE PER INFRAZIONE DELLA “SOBRIETA’”
UN CARABINIERE HA INTIMATO AL GRUPPO DI SMETTERE DI CANTARE GIUSTIFICANDO IL DIVIETO CON LE DISPOSIZIONI DELLA PREFETTURE… FRATOIANNI: “PER LIBERARE L’ITALIA DAI NAZISTI I CARABINIERI HANNO PERSO 3.000 UOMINI, QUALCUNO RICORDI A QUEL CARABINIERE CHI ERA SALVO D’ACQUISTO”
Hanno intonato i tipici canti partigiani, come ogni anniversario della Liberazione, ma questa volta le 10 persone sono state identificate dalle forze dell’ordine. È quanto avvenuto lo scorso 25 aprile a Mottola, piccolo Comune di poco più di 15mila abitanti in provincia di Taranto. Come spiegano alcuni dei protagonisti, quelle canzoni hanno provocato la reazione di un carabiniere in servizio che ha intimato al gruppo di smettere di cantare giustificando il divieto con le disposizioni impartite dalla prefettura.
Come noto, infatti, dopo la morte di Papa Francesco il governo ha deliberato di proclamare cinque giorni di lutto nazionale, andando così a ricomprendere la giornata l’80esimo anniversario della Liberazione, con l’invito “a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza”.
“Chissà se il maresciallo dei carabinieri che ha denunciato, a Mottola in provincia di Taranto, 10 cittadini accusati di aver voluto cantare ‘Bella Ciao’ e ‘Fischia il Vento’ durante le celebrazioni del 25 aprile, sa che per liberare l’Italia dai nazisti e dai loro servi fascisti l’Arma dei Carabinieri ha perso quasi 3mila uomini. E chissà se ha compreso le parole utilizzate dall’attuale comandante generale che solo pochi mesi fa ricordando il sacrificio di Salvo D’Acquisto lo ha definito ‘un esempio luminoso di coraggio, abnegazione e amore per il prossimo, che supera i confini del tempo: un modello di riferimento per tutti i Carabinieri e per le future generazioni’. Evidentemente non lo sa o meglio non intende riconoscerlo. Anche perché pare che circolino
sulla rete dei suoi post di Facebook di alcuni anni fa inneggianti al fascismo”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
“Non comprendiamo ad esempio perché i suoi superiori non siano ancora intervenuti per sospenderlo dal servizio. La denuncia di cui si è fatto promotore è assolutamente inaccettabile e in contrasto con i valori costituzionali. È per questo che in attesa di conoscere i provvedimenti che intende assumere il Comando Generale, presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno -conclude Fratoianni- su questa vicenda surreale e nello stesso tempo gravissima”.
“È vero, c’era un invito alla sobrietà ma questo significa che ognuno non deve oltrepassare i limiti del lecito”, ha spiegato alla Gazzetta del Mezzogiorno Sergio Maglio, il primo a rendere nota la vicenda: “È illecito forse cantare canzoni storiche come ‘Bella Ciao‘ o ‘Fischia il Vento‘ che siano poco appetibili al gusto musicale del carabiniere di turno?”. Una infrazione della “sobrietà” che potrebbe avere avere anche conseguenze giudiziarie se ai 10 venisse contestato il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Di certo i canti vietati hanno provocato numerose polemiche sui social e non solo. Per il vice sindaco Giuseppe Scriboni “è inimmaginabile che qualcuno possa impedire di cantare una canzone. Prima che il corteo iniziasse, io stesso ho invitato i presenti a essere sobri ma non mi sarei mai sognato di vietare una cosa del genere”.
(da agenzie)
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