VIVA I TRADITORI
IL CENTRODESTRA HA DETTO ADDIO AL GARANTISMO
È sorprendente che un noto liberale come Matteo Salvini accusi gli europarlamentari di Forza Italia di avere salvato Ilaria Salis dalle fauci di Orbán, aggiungendo i loro voti a quelli del centrosinistra nella segretezza dell’urna.
Lungi dal considerarli dei traditori, ero convinto che li avrebbe ringraziati per la coerenza.
Il centrodestra, di cui Salvini fa parte fino a prova contraria, ha fondato la sua storia sulla strenua difesa delle libertà individuali. E il garantismo è come la tolleranza: ha un senso solo se lo applichi anzitutto ai tuoi avversari, specie quando il sistema giudiziario che li reclama appartiene a una democrazia piena di buchi come l’ungherese.
Neanche il peggior nemico di Ilaria Salis può onestamente
affermare che ci sia un giudice a Budapest. Un magistrato, cioè, in grado di valutare con autonomia e indipendenza l’operato della eurodeputata italiana, dopo che un ministro del governo Orbán le ha già recapitato un messaggio minatorio con le coordinate del carcere.
In un contesto del genere, mandarla a processo equivaleva a mandarla in galera. Il reato che le contestano è stato commesso prima della sua elezione, certo. Ma con che coraggio, e con che umanità, un liberale può consegnare una rivale a un destino già scritto?
Viva i «traditori» per averci evitato l’ennesima replica di uno spettacolo grottesco. Quello di una parte politica che vuol negare alla controparte le stesse garanzie che pretende per sé.
(da corriere.it)
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