VOGLIONO SABOTARE LE MISSIONI DELLE ONG CHE SALVANO LE VITE: SUL BANCO DEGLI IMPUTATI DEVONO SALIRE GLI STATI EUROPEI E I POLITICANTI SENZA SCRUPOLI
SULLA PELLE DELLE PERSONE NON SI SPECULA PER UNA MANCIATA DI VOTI SPORCHI DI SANGUE, ORA CHI HA DIFFAMATO PAGHERA’
Politicanti senza scrupoli hanno usato il paravento di ipotetici rapporti dei Servizi segreti per infangare le organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo. Oggi apprendiamo dagli stessi Servizi segreti che quei rapporti non esistono.
Il Procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, chiarirà la sua posizione davanti alla commissione Difesa del Senato, mentre immagino che una forza politica che fa della trasparenza e della superiorità morale il proprio marchio di fabbrica non avrà problemi a fornire delucidazioni, con la massima urgenza, sulla natura delle fonti da cui i suoi esponenti più in vista – quelli che hanno trascorso gli ultimi giorni in tv a spargere fango e sospetti – hanno appreso dell’esistenza di rapporti dei Servizi italiani circa i fantomatici contatti tra Ong e scafisti.
Non pensino di evadere la questione distogliendo l’attenzione dell’opinione pubblica con progetti di legge ad hoc, che hanno tutta l’aria di essere solo strategie di distrazione, tipiche della politica cialtrona che dicono di combattere.
Sulla pelle e sulla vita delle persone non si specula e se lo si è fatto – per una manciata di voti o per un po’ di visibilità – se ne dovranno pagare le conseguenze, a tutti i livelli. Ma non dovremmo essere contenti se qualcuno vuol fare chiarezza sulle Ong?
Quello che è accaduto non c’entra nulla con il fare chiarezza tutt’altro.
È stato diffuso il sospetto, e anche in modo approssimativo, ribaltando qualsiasi metodo investigativo e di inchiesta.
Eppure Medici senza frontiere ha salvato 60.390 persone sostenendo la propria azione esclusivamente attraverso donazioni private. Proprio l’audizione di Medici senza frontiere avvenuta ieri alla commissione Difesa del Senato ha riportato ragionevolezza in una polemica che l’aveva completamente persa.
Lo ha fatto chiarendo una dinamica: “Ogni giorno migliaia di uomini, donne e bambini continuano a prendere il mare affidandosi a trafficanti senza scrupoli. Non lo fanno perchè potrebbero esserci delle barche a salvarli al largo della Libia, ma perchè non hanno altra scelta, e le politiche europee non offrono loro alcuna alternativa. Non sono le organizzazioni umanitarie, ma le politiche europee a favorire i trafficanti”.
Un discorso assolutamente logico, quello di Loris De Filippi, presidente di MSF Italia, ma che ha dovuto difendere dal discredito e dalle insinuazioni che negli ultimi giorni hanno infangato le Ong.
Loris De Filippi ha anzi ribaltato con fermezza il punto di vista: “Non ci sentiamo affatto sul banco degli imputati, al contrario crediamo che a dover salire sul banco degli imputati siano innanzitutto le istituzioni e i governi europei che per troppo tempo hanno volutamente omesso di rispondere a questa chiamata d’aiuto, non fornendo un sistema europeo di soccorso, non offrendo nessuna alternativa a chi disperatamente chiedeva protezione nel continente europeo. La nostra presenza in mare come quella di altre Ong è il risultato del fallimento dell’Europa e dei suoi stati membri nel gestire in maniera umana ed efficace i flussi migratori”.
Ma la cosa che più preoccupa, ha aggiunto il presidente di Msf, “non sono tanto le accuse alle Ong, ma il complessivo avvelenamento del clima in cui le stesse autorità italiane e le Ong lavorano. Oggi chi fa ricerca e soccorso in mare rischia di trovarsi circondato da un’ostilità che per il Paese rappresenta un enorme passo indietro(…) Continua una campagna di discredito che si basa su informazioni non suffragate per ora da chiare evidenze, anche da parte di soggetti che per ruolo istituzionale dovrebbero contribuire a fare chiarezza invece che cercare visibilità diffondendo a mezzo stampa insinuazioni e sospetti”
E allora tutte queste accuse che avrebbero dovuto essere pronunciate solo dopo raccolta di prove, e prove sufficienti non suggestioni, sapete a cosa ha portato? Ha portato come denuncia Sos Mediteranee Italia il vertiginoso diminuire delle donazioni alle Ong.
Ecco cosa questi sospetti volevano generare, impedire alle Ong di salvare vite, null’altro. Danno ancor più grave se si pensa che la polemica di questi giorni avviene alla vigilia della dichiarazione dei redditi e quindi ostacola la raccolta del 5xmille che è una fonte di finanziamento fondamentale per chi salva le vite in mare.
Roberto Saviano
(da “La Repubblica”)
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