YASAMIN, MEDICO A BOLOGNA: “SONO NATA IN ITALIA E CI HO VISSUTO 34 ANNI MA MI VIENE ANCORA NEGATA LA CITTADINANZA”
LA DENUNCIA DELA PROFESSIONISTA: “CI SOANO TRASFERITI UN ANNO A LONDRA, SAREBBE MANCATA LA CONTINUITA’ NELLA RESIDENZA”… “SARO’ ITALIANA SOLO TRA SEI ANNI”
Nata in Italia, ha trascorso a Treviso l’infanzia e l’adolescenza: scuola materna a San Pelaio, elementari a Ponzano, medie a Santa Bona e diploma al liceo «Duca degli Abruzzi».
Quindi ha proseguito gli studi a Bologna, conseguendo la laurea con lode in medicina e la specializzazione in medicina fisica e riabilitativa.
Oggi lavora a tempo indeterminato al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. La storia di Yasamin A. R., 34 anni, è simile a quella di tanti studenti, nati e cresciuti nella Marca, che con tenacia inseguono i propri sogni. Con una differenza sostanziale: loro hanno la cittadinanza italiana, Yasamin invece no.
Come è possibile?
«Sono nata da padre iraniano e madre inglese, risulto cittadina britannica. A 18 anni, mi sono informata per presentare domanda di cittadinanza. Mi è stato detto che non potevo ottenerla, in quel momento, perché servivano 10 anni continuativi di residenza in Italia. Mentre io avevo trascorso a Londra un breve periodo, tra gli 8 e i 9 anni, per motivi familiari. Poi siamo tornati a Treviso».
Ha poi riprovato a fare domanda?
«Sì, a 22 anni. Avevo già perso la mamma ed essendo improvvisamente mancato anche mio padre non avevo i requisiti economici necessari».
Cosa faceva in quel periodo?
«Studiavo medicina a Bologna. Avevo una borsa di studio, era un grande aiuto, e un piccolo supporto della nonna. Ma non bastava, quindi lavoravo come baby-sitter e davo ripetizioni di matematica ai ragazzi».
(da agenzie)
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