Ottobre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
TROPPI GRUPPI SUI SOCIAL-NETWORK INCITANO ALLA VIOLENZA, DA QUELLA PERSONALE ALL’APOLOGIA DI STUPRI, DELLA MAFIA E PERSINO DEGLI OMICIDI DEI NOSTRI SOLDATI…. ALFANO DEFINISCE “CASO GRAVE” QUELLO CHE RIGUARDA IL PREMIER, MA SUL SITO LEGHISTA CHE INVITAVA A TORTURARE GLI IMMIGRATI PERCHE’ NON HA DETTO NULLA?
Era già toccato a una serie di personaggi famosi, da Mourinho a Costantino, da Bassolino a Mughini, dalla cantante Arisa al calciatore Loria.
La stupidità o la provocazione infantile ormai da tempo aleggia sui social-network dove, approfittando della rapida diffusione della creazione di un gruppo, talvolta si manifestano aggregazioni deliranti di squilibrati.
Ricordiamo i gruppi inneggianti a Totò Riina e a Bernardo Provenzano, quelli favorevoli allo stupro, per finire con quelli che inneggiavano agli assassini dei nostri soldati in Afghanistan.
In verità spesso si tratta solo della condivisione da parte di elementi irresponsabili, perchè un conto è il linguaggio e un conto è l’organizzazione.
Il gusto di spararla grossa diventa segno distintivo, una forma di bullismo garantita da internet. Nel caso di Facebook va ricordato che, per rimuovere una pagina, è necessaria una rogatoria internazionale, in quanto il server su cui gira il social-network è a Palo Alto, in California.
In base a rapporti di collaborazione, l’Italia può chiedere alla società americana la chiusura delle pagine in tempi rapidi. Ma se ciò non è accompagnato da una richiesta di sequestro preventivo si perderanno tutti i dati relativi alla pagina in questione e dunque risulterebbe impossibile risalire alla persona e agli utenti che l’hanno realizzata. Continua »
argomento: Politica | Commenta »
Ottobre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
IN PREDA A CONFUSIONE MENTALE, IL GOVERNO PROPONE UN EMENDAMENTO CHE IGNORA LA SENTENZA DEL TAR, BASTA NON SCONTENTARE LA LEGA….POI PROPONE DI REGALARE DUE ANNI DI CONTRIBUTI AI DOCENTI PURCHE’ VADANO IN PENSIONE.. PRIMA SI TAGLIA PER RISPARMIARE, ORA SI REGALA
Altro che “donne in preda a una crisi di nervi”, la Mariastella meriterebbe la
parte di protagonista di una fiction, magari dal titolo “ministro in preda a confusione mentale”.
Una non ne fa ma cento ne pensa, è il suo motto.
Ovvero non applica mai le sentenze dei tribunali, ma poi trova mille escamotage per confondere le acque: alla fine il mondo della scuola è in pieno caos e la Gelmini è riuscita nell’impossibile: scatenare la guerra tra poveri, ovvero tra precari del nord e quelli del sud.
L’importante è andare dietro agli ordini della Lega, anche quando la fa precipitare nel baratro del ridicolo.
Ricordiamo che la sentenza del Tar del Lazio ha imposto al ministero la revisione, entro trenta giorni, delle graduatorie provinciali per tutelare i diritti di quei supplenti che erano stati inseriti in coda alle stesse.
Il pronunciamento del Tar in seconda istanza, più uno del Consiglio di Stato, oltre ad avere dato torto ben tre volte alla Gelmini, ha innescato una “guerra tra poveri” perchè da un lato accoglie il ricorso di quei supplenti, in larga parte del Sud, che chiedono di essere inseriti a pettine in graduatoria, ossia rispettando il punteggio di ognuno e dall’altro penalizza i colleghi che ora rischiano di vedersi annullare l’incarico.
L’errore ‘è stato quello di aver innescato questa guerra, volendo forzare un’interpretazione che non poteva prescindere dal punteggio acquisito.
Come se un concorso fissasse per legge dei paletti per cui uno con punteggio inferiore passa avanti a uno che lo ha superiore.
Ma la Lega impone e la Gelmini dispone. Continua »
argomento: Politica | Commenta »
Ottobre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
ECCO GLI AUMENTI DI STIPENDIO PER IL 2010: CSM + 21,10%, CORTE DEI CONTI + 4,26%, CNEL + 3,61%, CONSIGLIO DI STATO E TAR + 2,99%, SENATO + 0,15%…..DIMINUISCE SOLO LA DOTAZIONE DEL QUIRINALE -1,39%….ALLA FINE SONO 30 MILIONI DI EURO IN PIU’
A parole tutti stringono la cinghia, nei fatti sono costretti a farlo solo gli italiani: che sia più facile tagliare i fondi per la sicurezza o per la scuola, lo dimostra la classe politica che non ci pensa neppure a ridurre i compensi della Casta, sia che si tratti del Parlamento che degli organi giudiziari.
Che il buon esempio non venga mai dall’alto lo rilevano i dati ufficiali sui costi degli organismi istituzionali, mettendo a confronto le somme stanziate per il loro funzionamento, rapportando il 2009 al 2010.
Cominciamo dall’unica nota, se pur minima, positiva: nel 2010 il funzionamento del Quirinale costerà agli Italiani 228 milioni di euro, contro i 231,2 spesi nel 2009, una riduzione di 3,2 milioni di euro (- 1,39%) che costituisce un assoluto precedente per il Colle.
Lo stesso assegno personale del Presidente della Repubblica è stato ritoccato sotto l’inflazione programmata ed è passato da 235,2 milioni a 236,1 milioni di euro ( + 0,40%).
Accontentiamoci, visto la riduzione della dotazione complessiva.
Anche la tanto critica Corte Costuzionale non ha ridotto, ma neanche aumentato le spese. Continua »
argomento: Politica | Commenta »