Ottobre 12th, 2009 Riccardo Fucile
GRADUATORIE DEI PRECARI DA RIFARE, OTTOMILA DOCENTI REVOCABILI, NOMINA DI CENTOMILA SUPPLENTI A RISCHIO, SCUOLA NEL CAOS…TUTTO PER L’ARROGANZA DI NON VOLER RISPETTARE I PUNTEGGI ACQUISITI E FAVORIRE I DOCENTI DEL NORD…E CONTINUA A FARE INCIUCI COI SINDACATI: ANDREBBE CITATA PER DANNI
Lo avevamo scritto qualche settimana fa, in tempi non sospetti: la norma introdotta dalla Gelmini per mettere in coda, nelle graduatorie provinciali, i docenti provenienti da altre regioni era politicamente odiosa e razzista e giuridicamente incostituzionale.
Sull’onda degli slogan leghisti “non vogliamo insegnanti meridionali” al nord, la Gelmini, tipico frutto di quella classe dirigente di Forza Italia, incapace di competere alla deriva razzista con idee proprie, invece che rispondere con le “camicie di forza” alle camicie verdi, ha pensato bene di accordarsi al becerismo.
E come tutti coloro che interpretano la politica come fare marchette per i più forti, sperando di trarne benefici, invece che vivere di idee proprie ( che poi bisognerebbe pur averne, e costa fatica), ecco che la Gelmini sforna ad aprile il decreto per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009-2011.
Che contiene questa novità : graduatorie bloccate per due anni e possibilità di inserimento soltanto in coda, in tre province oltre a quella di appartenenza.
Nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente, ma la norma tutela i supplenti del nord, quasi sempre con punteggi inferiori rispetto ai loro colleghi del meridione.
Qualche esempio per chiarire meglio: a Milano il primo in graduatoria nella scuola primaria ha 132 punti, il primo della “coda” ( che deve quindi attendere l’esaurimento della prima parte della classifica dei “nordisti”, per poi sperare in un posto) ne ha 185 ( e viene da Vibo Valentia).
Senza sbarramenti artificiali insomma, sarebbe stato il primo. In quasi tutte le città del nord il discorso è lo stesso.
Di fronte al ricorso al Tar del Lazio di ben 7.500 precari, avevamo previsto come sarebbe andata a finire: avrebbe vinto la legge e il buon senso e sarebbero stati giustamente riconosciuti i punteggi acquisiti in lunghi anni di supplenza ( e di sacrifici).
E il governo avrebbe rimediato una figura di merda. Continua »
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Ottobre 12th, 2009 Riccardo Fucile
I DATI ISTAT PER IL 2008 PORTANO LA PRESENZA STRANIERA A 3.891.295 PERSONE… LA POLITICA FASULLA DI MARONI: I NUOVI IMMIGRATI PROVENGONO QUASI TUTTI DAI PAESI DELL’EST, POI DALLA CINA E ULTIMI DAL MAROCCO… SONO IL 6,5% DELLA POPOLAZIONE, 519.000 SONO NATI IN ITALIA… SERVE UNA POLITICA DI INTEGRAZIONE CON DIRITTI E DOVERI
Sono stati diffusi gli ultimi dati Istat che fotografano la presenza di immigrati in Italia: nel corso del 2008, il numero degli immigrati è aumentato del 13,4%, rispetto all’anno precedente, per un totale, a gennaio 2009, di 3.891.295 stranieri.
L’aumento non è stato certo dovuto ai barconi arrivati in Sicilia, prima dei respingimenti maroniani, bensì, come da noi più volte sottolineato, all’immigrazione da Paesi che hanno recentemente aderito all’Unione Europea ( + 24,5%), tra cui, al primo posto, si colloca la Romania: la comunità romena in Italia è la più numerosa, 796.000 persone, pari al 20,5% del totale.
Segue l’aumento degli immigrati provenienti da paesi dell’Est europeo, non facenti parte della Ue (+12%).
Diamo un’occhiata ai residenti: è sempre l’Est a farla da padrone.
La metà dei cittadini non italiani proviene proprio dall’Europa dell’Est, alla faccia di tanti discorsi del ministro degli Interni che parlava di diminuzione degli sbarchi in Sicilia, come se tutti i clandestini provenissero dall’Africa e, bloccati quelli, il problema sicurezza fosse risolto.
Per uno che “respingi” a Sud, ne entrano cento dai paesi dell’Est, ma si fa finta di non saperlo.
Al secondo posto, come aumento, ci sono quelli provenienti dai paesi asiatici ( + 18,6%) come Cina, India e Bangladesh, chiude il Marocco con un + 10,3%.
Secondo l’Istat, gli immigrati rappresentano oggi il 6,5% della popolazione residente, contro il 5,8% dell’anno precedente.
Su tutti i residenti, quasi 519.000 sono nati in Italia, ovvero il 13,3% degli stranieri presenti nel nostro Paese.
I nuovi nati figli di immigrati sono stati 72.472.
Oltre il 60% degli immigrati risiede nel Nord Italia, il 25% si trova al Centro e il 12,8% vive al Sud. E’in crescita anche il numero degli immigrati che acquistano la cittadinanza italiana ( +18%), nel 2008 ne sono state concesse 53.696, soprattutto a seguito di matrimoni di donne straniere con uomini italiani. Continua »
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Ottobre 12th, 2009 Riccardo Fucile
DOPO LA BOCCIATURA DEL “LODO ALFANO” DA PARTE DELLA SUPREMA CORTE, IL PREMIER IN SEGRETO CORRE AI RIPARI… GHEDINI E ALFANO STANNO PREDISPONENDO UN DISEGNO DI LEGGE CHE RIDURRA’ I TEMPI DI PRESCRIZIONE, DARA’ MAGGIORE POTERE ALLA DIFESA, RENDERA’ PIU’ FACILI LE RICUSAZIONI
Mentre apparentemente Silvio Berlusconi continua a sparare sui giudici che “sovvertono il voto” e modestamente si dichiara “il più grande perseguitato della Storia” (stavolta non si è limitato agli ultimi 150 anni, ma è andato oltre, dopo un approfondimento storico-culturale con Gasparri, forse), dietro le quinte il premier ha messo in moto un altro disegno, per evitare di finire sotto giudizio nei quattro casi giudiziari che lo vedono a tutt’oggi imputato.
Nonostante l’insuccesso che ha creato loro non poche critiche interne allo staff del Cavaliere, sono ancora Ghedini e Alfano gli incaricati a redigere una leggina che spunti le armi della procura di Milano.
Ecco così che si sta in queste ore lavorando a un disegno di legge, tagliato su misura per condurre Berlusconi fuori dai guai giudiziari, di pochi articoli, con una corsia preferenziale sia alla Camera che al Senato, da approvare entro febbraio e quindi di chiudere il processo più pericoloso per il premier, il processo Mills che, con le attuali regole, andrebbe in prescrizione a metà del 2010. Scartata l’ipotesi del decreto per evitare di entrare in rotta di collisione con Napolitano, che ben difficilmente avrebbe compreso le “ragioni di urgenza e necessità ” per cambiare certe regole, si preferisce una strada privilegiata ma soft.
Cosa prevede questa leggina?
In primo luogo, nuovi limiti della prescrizione, vincolandola a scadenze precise e costringendo i giudici ad ancorarla in modo meccanico.
Esempio concreto: nel caso Mills, per i giudici di Milano la prescrizione decorre da febbraio 2000, quando Mills entrò in possesso dei 600.000 dollari ricevuti dal premier. Continua »
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