Ottobre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
QUANDO LE NOTIZIE VENGONO OSCURATE PERCHE’ DANNO FASTIDIO CONTEMPORANEAMENTE AI POTERI FORTI DI DESTRA E DI SINISTRA….DA LATINA UN ESEMPIO DI COME SI POSSA REPLICARE A UNA NOTIZIA MAI PUBBLICATA
Dagli amici de lavocelibera.it riceviamo e pubblichiamo questo interessante e significativo contributo al dibattito sulla libertà di stampa.
C’è in Italia libertà di stampa? Dalla pluralità delle testate giornalistiche, anche televisive, parrebbe di sì. Parrebbe, ma, nella realtà , la gran parte degli organi informativi è veramente non asservita a questo o quel potere?
La nostra personale esperienza ci induce a ritenere che molti organi di informazione, in particolare quelli che fanno opinione soprattutto a livello locale, siano volontariamente, per i vantaggi che ne derivano o che ne possono derivare, limitati. Ossia, pur potendo scrivere non lo fanno.
Dovendo rispondere ad esigenze di cassetta, dovendo corrispondere a questo o quel “padrone”, si autocensurano.
Per rendere bene l’idea di quale è la reale situazione, riportiamo quella che è stata una vicenda direttamente vissuta. Chi segue il sito lavocelibera.it, organo di Movimento Libero Iniziativa Sociale, sa che per diverso tempo ci siamo interessati delle vicende relative alla gestione Astral, l’azienda regionale del Lazio presieduta da Giovan Battista Giorgi (PD), che si occupa della sicurezza delle strade.
Un’inchiesta, la nostra, circostanziata, riferita a situazioni molto delicate, come ad esempio una serie di discutibili assunzioni e comunque ad una gestione molto personalistica dell’azienda. Continua »
argomento: la casta, Politica, Stampa | Commenta »
Ottobre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
BEN TRENTA ASSENTI DELL’OPPOSIZIONE CONSENTONO LA CONVERSIONE IN LEGGE DELLO SCUDO FISCALE: HANNO FATTO TANTO CASINO E POI SONO RIMASTI A CASA… LA MAGGIORANZA TRA UN PO’ SANERA’ ANCHE LE RAPINE IN BANCA: BASTA VERSARE IL 5%
Il dibattito sullo scudo fiscale dà una chiara immagine dello stato della politica in Italia.
La maggioranza di governo non sa mai dove prendere un euro e come gli accattoni che si spostano da una chiesa a un marciapiede trafficato, sperando di intercettare qualche obolo, è riuscita nell’intento di dare una pessima immagine di sè: se il prezzo da pagare per incassare qualche miliardo di euro è cancellare reati gravi come il falso in bilancio e altri che prevedono il carcere e farsi apostrofare da mafiosi, il gioco valeva davvero la candelina?
Sostenere che “i soldi che incasseremo serviranno per finanziare scuola, università , posti di lavoro” e chi più ne ha più ne metta (ammesso che sia vero), non ci sembra una gran argomentazione.
Alla stessa stregua si finisce per giustificare le rapine in banca, col rapinatore che, in modo anonimo, restituisce il 5% del malloppo e si gode il restante 95% senza conseguenze penali.
Un po’ troppo, anche alla luce che questo istituto è vero che è applicato anche in altri Paesi, ma con alcune differenze sostanziali: l’anonimato non è ammesso, la tassa da pagare è minimo del 45% e non del 5% e rappresenta una vera “eccezione” non come in Italia dove c’è un condono ogni 18 mesi.
Poi parliamoci chiaro: se uno esporta 1 milione di euro in un paradiso fiscale vuol dire che erano soldi in nero e su quella cifra avrebbe dovuto pagare in Italia circa 500.000 euro, la metà .
Li ha fatti fruttare all’estero per anni e ora li ripulisce pagando appena 50.000 euro?
Andiamo su, è insostenibile la cosa.
Anche perchè, mentre negli Stati Uniti uno così lo terrebbero d’occhio giorno per giorno fino alla morte, in quanto bollato come “evasore confesso”, in Italia il soggetto potrà tranquillamente tra qualche tempo, se lo vorrà , far risparire il malloppo.
La legge poi è iniqua: se uno ha portato 100 milioni in un paradiso fiscale può mettersi in regola, se un altro li ha tenuti sotto il materasso non può fare richiesta.
E ancora: come può attirare investimenti dall’estero un Paese così? Continua »
argomento: economia, Giustizia, governo, Politica | 1 Commento »
Ottobre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
18 MORTI E 20 DISPERSI A CAUSA DI NUBIFRAGI E FRANE, DEVASTATA GIAMPILIERI, GIA’ ALLUVIONATA DUE ANNI FA… IL PRESIDENTE DEI GEOLOGI SICILIANI DENUNCIA: “UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA E CAUSATA DA SPECULAZIONI, INCURIA E UN USO SCELLERATO DEL TERRITORIO”
Passano le ore e si fa sempre più tragico il bilancio delle vittime del nubifragio che si è abbattuto sulla provincia di Messina.
Si parla per ora di 18 morti e 20 dispersi, ma sono numeri ancora parziali. Dopo giorni di pioggia, un fiume di fango ha abbattuto case, travolto paesi, messo fuori uso tratti di ferrovia, isolato intere frazioni.
Particolarmente colpito il paese di Giampilieri, dove sono già stati recuperati vari cadaveri e quello di Scaletta dove è crollato un palazzo.
La prima località era già stata colpita da un’alluvione due anni fa e nulla era stato posto in essere perchè si potesse evitare il ripetersi della tragedia che questa volta ha fatto almeno sei vittime.
Un costone di roccia si è staccato e si è portato via una ventina di case, sono diverse centinaia già gli sfollati.
La Protezione civile è intervenuta con uomini e mezzi, ma il sindaco di Messina ha fatto un appello perchè accorrano più volontari.
Anche questa tragedia è l’ennesimo capitolo di licenze e costruzioni abusive, senza regole, in un Paese dove la pianificazione del territorio è un’opzione trascurabile. Continua »
argomento: Ambiente, Politica | Commenta »