Ottobre 8th, 2009 Riccardo Fucile
LA LEGA PROPONE IL CARCERE PER LE DONNE ISLAMICHE CHE INDOSSANO IL BURKA, MA NON SA NEANCHE SCRIVERE LA NORMA IN ITALIANO… PARLA DI “AFFILIAZIONE” RELIGIOSA E NON DI FEDE, FORSE PENSA CHE SI TRATTI DELLA P2… MA QUANDO I NO GLOBAL USANO CASCHI E SCIARPE PER I LORO CORTEI, COME MAI LA POLIZIA DI MARONI NON LI VA AD IDENTIFICARE?
In Italia il 70% dei cittadini è preoccupato per la crisi economica, teme per il posto di lavoro, fa fatica ad arrivare a fine mese, ma per fortuna c’e’ chi riporta il dibattito politico a temi elevati.
E’ di ieri la notizia che il gruppo alla Camera della Lega ha depositato una proposta di legge anti-burka: composta di due soli articoli, chiede di modificare la legge del 1975 su “ordine pubblico e identificabilità della persona” e che vieta l’uso di caschi o indumenti che rendono difficile il riconoscimento, aggiungendo la dizione “inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa”.
Le sanzioni previste sono l’arresto, il carcere da 1 a 2 due anni e una multa da 1.000 a 2.000 euro. Una premessa è d’obbligo: sarebbe opportuno che la Lega, prima di depositare una proposta, la facesse almeno redigere da uno che sappia scrivere in corretto italiano.
In tutto il mondo si parla di “fede religiosa” e non di “affiliazione”, termine improprio che sa piuttosto di P2, sette segrete o sataniche, cospiratori eversivi.
Cattolica, musulmana o buddista che sia, sempre di fede di tratta, non crediamo che a “uomini di provata fede e carità cristiana” come i pellegrini Bossi, Calderoli & C. (recentemente frequentatori di anticamere vaticane) farebbe piacere sentirsi definire “affiliati cattolici”.
Ma passiamo al paradosso: si fa riferimento a una legge che parla di manifestazioni che riguardano l’ordine pubblico del 1975.
Ovvero non chi va a fare la spesa al supermercato, ma chi partecipa a cortei con caschi, sciarpe, passamontagna, atti a travisare il viso e rendere irriconoscibile e non identificabile il manifestante. Chiediamo conforto al capogruppo della Lega Cota che ha dichiarato: “Non abbiamo nulla contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti”. Continua »
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Ottobre 8th, 2009 Riccardo Fucile
MILIONI DI METRI CUBI DI FANGO E DETRITI, RIMOSSI DAI PAESI COLPITI, SONO STATI SCARICATI IN MARE… IL LITORALE E’ RIDOTTO A UNA FOGNA: CHI HA DATO QUESTO ORDINE? …L’UNITA’ DI CRISI NON SA DOVE PORTARLI E DOVE SMALTIRLI, SCARICATI IN MARE ANCHE MATERIALI ABUSIVI
Pazienza che il mare davanti ai paesi distrutti dall’alluvione che ha colpito il messinese abbia dovuto subire un’invasione di fango e detriti caduti dalle colline.
Ma che per giorni centinaia di camion, provenienti dai paesi colpiti, vi abbiamo scaricato milioni di metri cubi di fango, alberi, mobili, televisioni, elettrodomestici, raccolti per le strade, è davvero incredibile, eppure è successo. ,
A Giampilieri, in tre giorni, sono stati rimossi due milioni di metri cubi di detriti, altri milioni nei paesi vicini, tutti caricati, per ordine della Unità di crisi, su centinaia di mezzi militari e civili che facevano la spola con la foce del fiume Dinisi, le spiagge e il mare circostante.
Altri camion avrebbero approfittato del caos della situazione per scaricare materiali abusivi, mentre il mare diventava, anche nel colore, sempre più una fogna.
Ci sono voluti quattro giorni di questo andazzo per giungere a sospendere gli scarichi: ma nessuno ha ancora stabilito cosa fare dei detriti, dove portarli e dove smaltirli.
Lo confermano gli stesi camionisti che hanno il mezzo carico, ma nessuno gli ha detto dove dirigersi: lo testimoniano i mille spalatori che cercano di liberare le strade e ora riversano nei burroni o sui bordi delle strade quello che per quattro giorni era invece finito sugli automezzi. Continua »
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Ottobre 8th, 2009 Riccardo Fucile
IL LODO ALFANO DICHIARATO ILLEGITTIMO DALLA SUPREMA CORTE: VIOLA L’UGUAGLIANZA TRA I CITTADINI E OCCORREVA UNA LEGGE COSTITUZIONALE … SI E’ VOLUTO FORZARE LA LEGGE E IL BUON SENSO PER RIMEDIARE L’ENNESIMA BRUTTA FIGURA… MA E’ SEMPRE COLPA DEI COMUNISTI, NON DELLE CAZZATE CHE SI FANNO
E’ arrivata puntuale la sentenza della Suprema Corte: il lodo Alfano è illegittimo perchè viola ben due norme della nostra Costituzione: l’art. 3 che stabilisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e l’art.139 che impone l’obbligo, in casi del genere, di fare ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria ( per cui occorre una maggioranza dei due terzi e non quella ordinaria).
Lo hanno deciso, nove a sei, i giudici della Consulta, riuniti in seduta plenaria per due giorni, a proposito del provvedimento che sospende i processi per le prime quattro cariche dello Stato.
Tra le varie ipotesi possibili, la sentenza della Corte è una bocciatura a tutto campo del Lodo Alfano che di fatto fa riprendere due processi che vedono imputato a Milano il premier, ovvero la vicenda Mills e quella sui diritti televisivi.
In pratica giusto le due vicende giudiziarie che con l’approvazione del lodo si volevano bloccare. Riteniamo la sentenza prevedibile, in quanto non esiste Paese al mondo che preveda l’immunità per il Presidente del Consiglio, al massimo per quello della Repubblica.
Nella stessa Francia, dove infatti riguarda il Presidente della Repubblica Sarkozy, è stata introdotta non con una legge ordinaria, ma costituzionale.
Ovvero su questioni di tal genere si richiede giustamente un vasto consenso in Parlamento ( i due terzi), onde evitare che ogni cambio di governo si modifichi la Costituzione, a seconda delle varie maggioranze e convenienze. Continua »
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