Ottobre 14th, 2009 Riccardo Fucile
VOLUTO DA BOSSI, PRODOTTO DALLA RAI CON FINANZIAMENTO PUBBLICO, E’ COSTATO 30 MILIONI DI EURO DEI CONTRIBUENTI… DISERTANO LE 267 SALE PERSINO I PADANI: APPENA 70 SPETTATORI DI MEDIA… ALTRO CHE EPOPEA LEGHISTA, A CHI VOTA LEGA INTERESSANO SOLO I QUATTRINI … MA BRUNETTA STAVOLTA NON PARLA DI ARTISTI PARASSITI
Era stato presentato al Castello Sforzesco, alla presenza del premier, del sindaco di Milano e di tutta l’intellighentia (si fa per dire) leghista, con i media mobilitati per dare il massimo della risonanza al film dell’anno, prodotto dalla Rai e finanziato dalla Stato, costato la bellezza di 30 milioni di euro al contribuente italiano.
Voluto da Bossi, il film “il Barbarossa” di Renzo Martinelli doveva essere il Te Deum della Padania libera, la celebrazione dell’epopea leghista, l’evento culturale dell’anno.
In verità era stato già stroncato dalla critica, ma che venisse massacrato anche dalle presenze e dagli incassi non era forse previsto.
Nei giorni più affollati del weekend, in cui sono maggiori le presenze al cinema e in cui vengono fatti i rilievi per monitorare l’andamento di una produzione, il film ha visto una misera presenza in media nelle sale di 70 spettatori, povere anime smarrite nel buio.
Ciò nonostante la diffusione capillare e straordinaria di cui il film aveva goduto, proiettato in ben 267 sale.
Il film ha incassato meno di un quinto di quanto fece al primo weekend “Baaria” di Tornatore, per non parlare del film di Tarantino “Bastardi senza gloria”.
Un inizio inglorioso insomma, ma è significativo il flop nelle terre padane: in Veneto gli spettatori nel fine settimana sono stati in tutto 6.985, una miseria, anche se è andata peggio in Calabria ( 325 spettatori).
Cifre da film parrocchiali che dimostrano che ai padani dell’epopea leghista non frega una mazza, si fosse trattato di quattrini…
E questo nonostante le patetiche precettazioni della base leghista.
Come riportato dalla “Provincia di Como”, ad Erba, al cinema Ambra ( nome già da avanspettacolo), il venerdì sera ad assistere alla proiezione erano in venti, ovvero il segretario cittadino della Lega e alcuni iscritti. Continua »
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Ottobre 14th, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LE TENDOPOLI ENTRO FINE SETTEMBRE, MA VI SONO ANCORA 2.000 TENDE IN 20 AREE DIVERSE… I BAMBINI A SCUOLA CON IL CAPPOTTO A CAUSA DEI 5 GRADI DI TEMPERATURA… MA IN TV I SERVIZI LI FANNO SOLO PER IL TAGLIO DEI NASTRI
Sulle zone terremotate è arrivato il vento gelido dei Balcani, riportando alla luce il dramma delle incongruenze, dei ritardi e delle promesse non mantenute da parte del Governo.
Le tendopoli dovevano essere chiuse entro fine settembre, ma a tutt’oggi le cose non stanno così, con l’aggravante delle temperature che sono precipitate e del maltempo che sta flagellando la regione.
La Protezione civile lancia l’allarme per le condizioni degli sfollati che, per chi guarda i Tg taroccati, dovrebbero essere tutti ormai sistemati in comode case superaccessoriate, mentre la realtà è ben diversa: sono ancora seimila gli sfollati che vivono nelle 2.000 tende distribuite in 20 aree di accoglienza.
A parte le migliaia che hanno trovato ospitalità negli alberghi della costa.
Il governo parla di “rivoluzione berlusconiana” e di “rispetto degli impegni presi”, ma i ritardi si stanno accumulando e se con le temperature miti di settembre la vita nelle tende era ancora sostenibile, con il maltempo siamo al limite della sopravvivenza.
Nelle tendopoli fa freddo e le montagnesi sono innevate. E cresce il malcontento, anche perchè le casette prefabbricate sono già slittate per l’ennesima volta da fine dicembre a fine gennaio.
Con l’inizio delle condizioni metereologiche avverse, nessuno è in grado di prevedere quante giornate lavorative si potranno avere quest’inverno.
Le scuole sono ricominciate, ma sembrano celle frigorifere: c’e’ stata ieri una protesta dei genitori dei bambini della scuola elementare di Pianola ( 80 studenti) che fanno lezione con il cappotto e una temperatura interna di 5 gradi.
I moduli abitativi promessi non sono ancora pronti e si vive al freddo. Continua »
argomento: casa, governo, Politica, terremoto | Commenta »
Ottobre 14th, 2009 Riccardo Fucile
AL GRIDO DA CURVA “MAI NESSUN CI FERMERA'”, IL PREMIER FA RULLARE I TAMBURI DI BATTAGLIA… MA IL 60% DEGLI ITALIANI ERA CONTRO IL LODO ALFANO, COME PURE QUASI LA META’ DEGLI ELETTORI DEL CENTRODESTRA… SILVIO PENSA ALLA GIUSTIZIA, QUANDO AVRA’ TEMPO DI PENSARE AGLI ITALIANI IN DIFFICOLTA’ CI AVVISI
Secondo una vecchia strategia bellica, la miglior difesa è l’attacco.
E’ altresì appurato che i grandi condottieri del passato, prima di adottare questa scelta, valutavano le truppe a disposizione, sia in quantità che in qualità , la loro affidabilità , studiavano le mosse con raziocinio e non in preda all’ira, cercavano di dividere il fronte avverso, stringevano alleanze, seguivano un piano razionale di attacco.
Nella nuova strategia di Berlusconi notiamo una sottovalutazione di tutti questi fattori, essenziali per una vittoria.
Negli ultimi mesi è riuscito a sparare bordate contro Napolitano e Fini, il parlamento che bloccherebbe le leggi, l’opposizione comunista, la magistratura, la stampa italiana, persino le Tv che pur controlla, la stampa internazionale, i poteri economici.
Colpi di mortaio spesso sparati a casaccio, secondo l’umore del momento, sollevando non poche perplessità persino tra le sue fidate (non troppo) truppe.
Lui che si vanta di “essere eletto dal popolo”, grande comunicatore e sensibile ai sondaggi e all’umore popolare, è incappato in un grosso errore, a causa dei suoi interessi personali.
Non crediamo che i suoi sondaggisti che, come lui, “non sbagliano mai”, non lo avessero avvisato: il 60% almeno degli italiani era contro il lodo Alfano, come testimoniato da molti istituti di ricerca, chi parla del 70%.
Non solo: era e rimane contrario ben il 43% dello stesso elettorato di centrodestra. Ovvero quasi un italiano su due che ha votato Berlusconi non vuole che si sottragga al giudizio dei tribunali.
Nella polemica con Napolitano, il 70% degli italiani ha espresso solidarietà al Capo dello Stato, non al premier. Continua »
argomento: Berlusconi, governo, Politica | Commenta »