Ottobre 5th, 2009 Riccardo Fucile
A UDINE DUE FINIANI OSANO VOTARE A FAVORE DELLA PROPOSTA DI DESTINARE UNA PARTE DEL CIMITERO DI PADERNO AI DEFUNTI DI FEDE ISLAMICA… L’OTTUSITA’ DEL CENTRODESTRA NON HA RISPETTO NEANCHE DEI MORTI… E SOTTO ACCUSA FINISCONO I DUE CONSIGLIERI, NON CHI HA ORDINATO UN VOTO VERGOGNOSO
Veniamo da una cultura rispettosa della vita e se anche la battaglia politica spesso porta a eccessi verbali, è prassi comune che ci si inchini di fronte alla morte di qualsiasi essere umano, senza distinzione di credo politico e religioso.
Fa parte di quei valori morali che nessuno, e tanto meno la politica, dovrebbe mai dimenticare, il rispetto per l’avversario.
Nessuno dimentica scelte coraggiose in tal senso, come la rispettosa visita a sorpresa di Almirante al feretro di Berlinguer e quella di Paietta alla camera ardente del segretario del Msi.
Altri tempi forse, altra classe dirigente, a giudicare da quanto accaduto al consiglio comunale di Udine, dove la giunta di centrosinistra, guidata dal matematico Furio Honsell, aveva proposto di dare il via libera al cimitero islamico, ovvero di destinare una piccola parte del cimitero di Paderno, circa 300 posti, alla sepoltura di cittadini di fede islamica.
Un atto di pietà e di rispetto dei vari culti religiosi riconosciuto dalla nostra Costituzione democratica, un atto politico che testimonia una uguaglianza di diritti almeno di fronte alla morte. Due esponenti del Pdl, di area ex An, Stefano Arpino e Giorgio Bertoli, hanno giustamente votato a favore della proposta, come avrebbe fatto qualsiasi cittadino in possesso delle proprie facoltà mentali e politiche, se non altro per senso di umanità e di civiltà . Continua »
argomento: Immigrazione, PdL, Politica | Commenta »
Ottobre 5th, 2009 Riccardo Fucile
DAL 1990 AL 1999 LO STATO HA FINANZIATO LA FIAT CON 10.000 MILIARDI DI LIRE E NE HA RICAVATO SOLO 6.500 SOTTO FORMA DI TASSE… SOCIALIZZARE LE PERDITE E INTASCARE GLI UTILI: DA UNA VITA E’ LA FILOSOFIA DELLA FIAT
Per ora sarà pure solo una promessa ma visto che arriva dal premier, in casa
Fiat dormono sonni tranquilli.
Il governo apre al rinnovo degli incentivi per il mercato dell’auto, di fronte al solito rischio che Marchionne sbandiera come minaccia incombente: senza “nuovi stimoli statali” si potrebbe chiudere qualche stabilimento in Italia.
E rilancia, auspicando incentivi anche per il 2011, non pago dell’impegno del governo per il 2010: una tassa perenne a carico degli Italiani vita natural durante.
E non a caso, nei primi 9 mesi dell’anno, la casa automobilistica italiana ha incrementato le vendite dell’1,6%, mentre il mercato europeo è sceso del 6,6%.
Una Fiat in salute, quindi, in netta controtendenza rispetto ad un mercato in crisi. Ma che bussa ugualmente alle porte degli “aiuti di Stato”, come è abituata da una vita, per “evitare problemi occupazionali”come ha sottolineato Luca Cordero di Montezemolo.
E dato che si paventa una sua discesa in campo, come leader del prossimo “Grande Centro” di Casini e transfughi dal Pd e Pdl, meglio assecondare le richieste Fiat.
Si continua su una strada peraltro percorsa da tutti i vari governi precedenti: dal 1990 al 1999 lo Stato ha finanziato la Fiat per la bellezza di 10.000 miliardi di lire e ne ha incassati, sotto forma di tasse, solo 6.500. Continua »
argomento: economia, Politica | Commenta »
Ottobre 5th, 2009 Riccardo Fucile
COME UN MILIONE DI EURO DESTINATI A GIAMPILIERI SONO FINITI ALLE EOLIE PER FAVORIRE IL TURISMO…COME NEL PDL LA RINUNCIA DI FINI AL LODO ALFANO ABBIA PROCURATO MOLTI MAL DI PANCIA….L’IPOCRISIA DI ATTACCARE SANTORO E DIFENDERE MINZOLIN
Sembra una battuta, ma se in Italia una coalizione politica riuscisse a governare “senza infamia e senza lodo”, ovvero senza commettere errori pacchiani, perseguire interessi personali e senza fare leggi a tutela della casta, avrebbe già raggiunto un risultato apprezzabile: quello di rendersi sopportabile agli occhi degli elettori.
Certe volte sarebbe almeno sufficiente non essere ipocriti.
Primo caso: la tragedia di Giampilieri e Scaletta Zanchea.
Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, siciliana, viene intervistata dai Tg, mentre in auto blu arriva a Messina sul far della sera, a distanza di ore dal fatto, e sparge frasi di circostanza: “si sarebbe dovuto fare qualcosa prima, bisognava che lo Stato intervenisse, siamo tutti addolorati”. Uno già si chiede: “ma lo Stato non lo rappresenta lei, che fa a fare il ministro allora?”.
E’ cosa nota che già due anni prima, quei due paesi erano stati colpiti da un’alluvione con gravi danni: che cosa è stato fatto per metterli in sicurezza?
La Prestigiacomo dice “ci sono stati stanziamenti, ma non sono stati coordinati”.
Ora vi spieghiamo quello che ci sta dietro. Continua »
argomento: Berlusconi, Giustizia, governo, Politica | Commenta »