Ottobre 19th, 2009 Riccardo Fucile
OGNI ITALIANO SPENDE IN MEDIA OGNI ANNO 2.500 EURO IN PIU’ DI QUELLO CHE AMMETTE DI GUADAGNARE… CONFRONTO TRA CONSUMI E REDDITO EMERGE CHE SONO 150 MILIARDI DI EURO LE ENTRATE SOTTRATTE AL FISCO… IL RECORD E’ AL SUD, MA ANCHE IL NORD NON SCHERZA
Il dato emerge da un’inchiesta condotta dal “Sole 24 Ore”: nel 2008 ogni italiano ha denunciato in media 12.900 euro, ma ne ha spesi 15.400, in totale sfuggono al fisco 2.500 euro a testa, circa 150 miliardi l’anno, i consumi battono i redditi ufficiali del 20%.
La forbice cresce fino al 50% calcolando gli importi dichiarati al netto delle tasse.
Il primato spetta alla Calabria che registra la differenza maggiore tra le uscite e i guadagni, il 48,3%.
Seguono la Val d’Aosta con il 39,9%, la Sicilia con il 38,60%, la Campania con il 36,2%, la Puglia con il 30,2%, il Trentino con il 26,3%, la Sardegna con il 25,8%, il Molise con il 23,6%, la Toscana con il 21,6%, la Liguria con il 19,50% il Lazio con il 19,5%, le Marche con il 18,8%, il Veneto con il 17,6%, la Basilicata con il 17,6%, l’Abruzzo con il 17,3%, l’Umbria con il 14,9%, l’Emilia con il 14,6%, il Piemonte con il 13,3%, il Friuli con il 10,2% e chiude la Lombardia con il 5,8%.
La fanno da padrone le regioni del Sud, con qualche eccezione, ma è anche vero che le percentuali sono elevate anche in tante regioni del Nord.
A livello nazionale e in valore assoluto, i consumi totali (916 miliardi nel 2008) superano i redditi dichiarati (770 miliardi) per circa 146 miliardi di euro. Continua »
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Ottobre 19th, 2009 Riccardo Fucile
E’ LA VERA EMERGENZA SOCIALE DEL NOSTRO PAESE … SONO SOTTO LA SOGLIA DI 222 EURO A COPPIA AL MESE, IL 75% SONO DONNE…… LE CAUSE PRINCIPALI SONO LA PERDITA DEL LAVORO (59%), I PROBLEMI DI SALUTE (30%), LA MORTE DI UN FAMILIARE (15%), LA SEPARAZIONE (15%).….VIVONO GRAZIE ALLE 8.000 ASSOCIAZIONI CHE DISTRIBUISCONO PACCHI VIVERI
Sono le storie di un’Italia nascosta ma che esiste, vicende di uomini e donne che pur lavorando riescono a tirare avanti solo grazie ai pacchi viveri distribuiti dalle 8.000 associazioni della rete del Banco Alimentare.
Mangiano con 50 euro al mese, il 75% sono donne, costretti poi a rivolgersi ai centri di assistenza per ricevere un aiuto concreto.
E’ quanto emerge da una ricerca della “Fondazione per la Sussidiarietà ”, presentata in Campidoglio: la soglia di povertà alimentare è stabilita in 222 euro a coppia.
Dall’indagine si capisce che il povero non è, come vorrebbe un luogo comune, chi non ha voglia di lavorare, ma persone che hanno perso il lavoro o una persona cara, che hanno problemi di salute o hanno subito una separazione.
Senza una rete di solidarietà familiare e sociale è difficile riprendersi nel nostro Paese.
Quali le cause della povertà ?
Per il 59% è la perdita del posto di lavoro, per il 30% la disabilità o problemi di salute, per il 15% la morte di un familiare, per il 15% la separazione dal coniuge.
Vi sono molti padri che, con un solo stipendio, pagato il mantenimento, non riescono a trovare un alloggio per vivere, così come tante donne, lasciate sole coi figli, che faticano a trovare un lavoro con i piccoli a casa.
Chi viene aiutato dal Banco Alimentare? Il 36% è sposato, il 20% sono vedovi, il 26% separati o divorziati. Continua »
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