EVASIONE FISCALE: OGNI 10 EURO SE NE IMBOSCANO 2
OGNI ITALIANO SPENDE IN MEDIA OGNI ANNO 2.500 EURO IN PIU’ DI QUELLO CHE AMMETTE DI GUADAGNARE… CONFRONTO TRA CONSUMI E REDDITO EMERGE CHE SONO 150 MILIARDI DI EURO LE ENTRATE SOTTRATTE AL FISCO… IL RECORD E’ AL SUD, MA ANCHE IL NORD NON SCHERZA
Il dato emerge da un’inchiesta condotta dal “Sole 24 Ore”: nel 2008 ogni italiano ha denunciato in media 12.900 euro, ma ne ha spesi 15.400, in totale sfuggono al fisco 2.500 euro a testa, circa 150 miliardi l’anno, i consumi battono i redditi ufficiali del 20%.
La forbice cresce fino al 50% calcolando gli importi dichiarati al netto delle tasse.
Il primato spetta alla Calabria che registra la differenza maggiore tra le uscite e i guadagni, il 48,3%.
Seguono la Val d’Aosta con il 39,9%, la Sicilia con il 38,60%, la Campania con il 36,2%, la Puglia con il 30,2%, il Trentino con il 26,3%, la Sardegna con il 25,8%, il Molise con il 23,6%, la Toscana con il 21,6%, la Liguria con il 19,50% il Lazio con il 19,5%, le Marche con il 18,8%, il Veneto con il 17,6%, la Basilicata con il 17,6%, l’Abruzzo con il 17,3%, l’Umbria con il 14,9%, l’Emilia con il 14,6%, il Piemonte con il 13,3%, il Friuli con il 10,2% e chiude la Lombardia con il 5,8%.
La fanno da padrone le regioni del Sud, con qualche eccezione, ma è anche vero che le percentuali sono elevate anche in tante regioni del Nord.
A livello nazionale e in valore assoluto, i consumi totali (916 miliardi nel 2008) superano i redditi dichiarati (770 miliardi) per circa 146 miliardi di euro.
Sempre a livello nazionale, la distanza tra acquisti e guadagni (fiscali) sale a circa il 50%: come dire che ciò che viene dichiarato nei modelli fiscali basta per pagare la metà dei consumi.
In Calabria il divario tra entrate dichiarate e uscite vola all’80% e la Lombardia, che rimane pur sempre la regione più virtuosa, arriva a sfiorare il 40%.
Valori che confermano le stime più accreditate sull’economia sommersa, sempre oscillante tra i 150 e i 200 miliardi di euro.
Il peso esercitato in Italia dall’economia sommersa è un dato non comparabile con nessun altro Stato europeo sviluppato.
Va fatto anche notare che ben il 15% dei controlli della Guardia di Finanza sono concentrati in Lombardia, mentre in Calabria arrivano ad appena il 3,5%, questo spiega in parte la classifica pubblicata.
Un altro elemento di riflessione deriva dal fatto che al Sud i redditi reali sono comunque molto inferiori rispetto al Nord, pari anche al 50%.
Da qui una distinzione tra chi evade “scientificamente” come accade talvolta al Nord e magari chi lavora da “poveraccio” al Sud nel sommerso, unica possibilità di portare qualche euro a casa, vista la cronica mancanza di posti di lavoro regolari.
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