A CHIACCHIERE DIFENDONO GLI ITALIANI, NEI FATTI IN EUROPA SALVINI E MELONI VOTANO CONTRO IL NEXT GENERATION E GLI INTERESSI DELL’ITALIA: SONO DEI TRADITORI, ALTRO CHE PATRIOTI
AL PARLAMENTO EUROPEO HANNO VOTATO CONTRO LA DECISIONE DI FINANZIARE IL RECOVERY CON RISORSE UE SENZA GRAVARE SUI SINGOLI STATI E SULLE TASCHE DEI CITTADINI
Lega e Fratelli d’Italia ancora una volta votano in Europa contro gli interessi d’Italia. E’ accaduto al Parlamento europeo, dove si votava per finanziare il Next Generation Eu con risorse proprie dell’Unione senza gravare sui singoli Stati e quindi, sulle tasche dei cittadini, italiani compresi.
Eppure, nonostante questo, i partiti di Meloni e Salvini si sono schierati incredibilmente contro, come spesso è capitato in passato su votazioni analoghe, mettendo a nudo ancora una volta tutta la propria ipocrisia: a parole sono sovranisti e difendono gli interessi degli italiani, ma ogni volta che si tratta di votare un provvedimento concreto a tutela dei propri connazionali, si voltano dall’altra parte.
L’europarlamentare Pd Brando Benifei utilizza parole durissime nei confronti dei due leader.
“Forse un giorno Salvini e Meloni ci spiegheranno la loro decisione di oggi, che io trovo vergognosa e inspiegabile. Sono praticamente gli unici in tutta Europa ad aver fatto questa scelta, isolati anche fra le forze politiche italiane. Un’Europa più forte, più giusta e più competitiva passa dalla sua capacità di finanziare la ripartenza. E l’ennesima opposizione dei cosiddetti “sovranisti” su un tema di questo genere rivela tutto il provincialismo anti-italiano che contraddistingue la loro azione politica. Salvini, Meloni, gli italiani non si fanno prendere in giro: da che parte state?”
Se Meloni almeno è sempre stata coerente nel suo demagogico anti-europeismo, lo stesso non si può dire per Matteo Salvini, il cui europeismo d’accatto è svanito alla stessa velocità con cui sono stati assegnati le poltrone da ministri e sottosegretari alla Lega. Lo stesso Salvini che, per mesi ha picconato contro Conte e i 209 miliardi di euro ottenuti in Europa, salvo poi schierandosi in prima fila per poterli gestire. Insomma, nulla che già non si conosca.
Quello che ancora non è chiaro è come l’ex ministro dell’Interno riesca a continuare a illudere milioni di italiani di fare i loro interessi in Europa di fronte a così tante prove (e altrettanti voti) del contrario.
(da “NextQuotidiano”)
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