A PANNELLA E STORACE VA BENE TUTTO, BASTA ACCHIAPPARE UNA POLTRONA
IL LEADER RADICALE VUOLE L’ACCORDO CON IL CENTRODESTRA, MA LA BONINO SI OPPONE E IL PARTITO SI SPACCA
Marco Pannella “a braccetto” con Storace.
Il leader storico dei radicali ha convocato il gruppo dirigente a via di Torre Argentina per incassare l’ok all’alleanza con la Destra e il Pdl alle regionali del Lazio, ma non è andato tutto liscio: capitanato da Emma Bonino, si è trovato davanti mezzo partito contrario.
Secondo l’agenzia Dire, Pannella avrebbe insistito molto, racconta una fonte, senza porsi il problema di sostenere una parte politica, antiabortista, alla quale ha fatto opposizione in consiglio per cinque anni.
E la stessa Bonino era candidata per il Pd e tutto il centrosinistra proprio contro il centrodestra di Renata Polverini.
Sta di fatto che l’assemblea si è chiusa con la sospensione del giudizio.
E adesso cosa succede?
“Non sappiamo – spiega la stessa fonte – da noi non si vota… Decide Pannella. Però questa volta non credo che forzerà la mano, poco meno di metà partito è contrario”. Qualche giorno fa Storace si era espresso così: “Se i radicali vogliono un taxi io non ho pregiudiziali”.
Resta il fatto che per il partito di via Torre Argentina questo è un momento cruciale. Anche a livello nazionale, le trattative per ottenere ospitalità in qualche lista vanno avanti, e l’abboccamento con Storace rientrerebbe in una strategia più generale con
Berlusconi e il Pdl.
In Regione, con Nicola Zingaretti, candidato per il centrosinistra, il discorso sembra chiuso dopo l’altolà del pd ai due consiglieri radicali uscenti, Rossodivita e Berardo.
A livello nazionale, invece, c’è da registrare l’offerta di Ingroia di candidare Emma Bonino con Rivoluzione civile al Senato. Ipotesi difficile, vista la componente contraria all’amnistia (Di Pietro) presente nell’alleanza con l’ex pm di Palermo. Pannella, tanto per citarne uno, è contrario.
Comunque, per quanto riguarda il Lazio, una decisione andrà presa entro il 26 gennaio, mentre per le politiche la dead line è il 22 gennaio, con il deposito delle liste dei candidati.
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