BORSELLINO ABBANDONA INGROIA: “VOLEVANO SOLO LA MIA CANDIDATURA”
AVEVA INDICATO DUE CANDIDATI DEL MOVIMENTO “AGENDE ROSSE” CHE PERO’ SONO STATI COLLOCATI IN LISTA MOLTO INDIETRO
Si allontanano sempre di più le strade di Salvatore Borsellino e Antonio Ingroia.
Dopo aver chiesto insistentemente e pubblicamente per giorni la smentita della indiscrezione sulla sua candidatura nelle liste di Rivoluzione civile ( poi arrivata domenica pomeriggio) ora Salvatore Borsellino denuncia pubblicamente che i due candidati del movimento delle Agende rosse da lui indicati all’ex procuratore aggiunto di Palermo per l’inserimento nelle liste, Lidia Undiemi e Benny Calasanzio, sono stati relegati agli ultimi posti dietro esponenti di partiti e volti mediaticamente noti della società civile.
E annuncia di non voler più sostenere il movimento di Ingroia.
“I politici sono stati scelti in base alle contrattazioni di vecchio stampo tra i partiti componenti la lista mentre i soggetti della cosiddetta società civile in base alla notorietà ed alla visibilità mediatica che non sempre coincidono con l’impegno civile. A questo punto – dice Borsellino – debbo purtroppo anticipare che difficilmente potrò confermare quell’appoggio che, dopo alcune perplessità iniziali, avevo dto alla lista di Rivoluzione civile”.
Poi l’attacco diretto ad Antonio Ingroia.
“Probabilmente – chiosa Borsellino – qualcuno era interessato unicamente alla mia candidatura e una volta venuta a cadere questa ipotesi e dopo che io ho preteso con forza una smentita che pure è tardata ad arrivare, non ha ritenuto di volere dare fiducia a questi giovani. Giovani che pure hanno sempre profuso il loro impegno civile anche a sostegno di quei magistrati che, continuando ad indossare la toga, vanno in cerca della Verità e della Giustizia”.
“Nutro grande stima, affetto e riconoscenza per l’impegno e la passione profusi in questi anni da Salvatore Borsellino nella lotta per la verita’ sulle stagioni piu’ buie della nostra storia” gli risponde il leader di Rivoluzione civile, “conoscendolo, capisco anche il suo disappunto per il fatto che la lista civica che abbiamo organizzato contiene anche, al suo interno, esponenti di punta di partito, ma Salvatore deve sapere che noi non siamo antipolitica”.
“Crediamo – aggiunge Ingroia – nella possibilita’ di mettere insieme le energie migliori della societa’ civile e della buona politica. Quegli stessi partiti che hanno combattuto dentro e fuori il Parlamento la battaglia per la verita’ sulla trattativa Stato-mafia e sulla stagione delle stragi. Da Di Pietro, che si e’ sempre speso per la difesa dell’indipendenza della Procura di Palermo, al centro di un incredibile attacco per impedire l’accertamento della verita’, a Rifondazione Comunista, che si e’ costituita parte civile nel processo sulla trattativa in corso a Palermo. E ancora, da Oliviero Diliberto, fra i pochissimi politici a difendere me e il pool da me coordinato fino alle battaglie dei Verdi contro l’eco mafia. Chiedo a Salvatore Borsellino di avere pazienza perchè i nomi in lista sono stati selezionati in base a storie lunghe e dolenti di impegno civile, spesso segnate da tragedie come quella di Salvatore. Un solo nome per tutti, Franco La Torre”.
Alessandra Ziniti
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