“AFFITTASI APPARTAMENTO: SOLO EXTRACOMUNITARI”: TROPPE BRUTTE ESPERIENZE CON I NOSTRI CONNAZIONALI
A GENOVA IL TITOLARE DI UN NOTO LOCALE DEL CENTRO PREFERISCE INCENTIVARE GLI STRANIERI A CHIAMARE….”IL RAZZISMO L’HO PROVATO SULLA MIA PELLE 40 ANNI FA: POLIZIOTTO E MERIDIONALE, PER MOLTI ERA UNA CONDANNA AL DISPREZZO” …IN 48 ORE APPARTAMENTO AFFITTATO, NONOSTANTE LA “PADANIA”
Il cartello è stato appeso solo per qualche giorno in un portone della centralissima Piazza della Vittoria, a Genova: “Affittasi appartamento: solo extracomunitari”, con relativo numero di telefono.
Chi cercava un inquilino non italiano è il titolare di un noto bar genovese, prediletto per gli aperitivi dagli impiegati degli uffici della zona.
Il signor Franco si è trovato al centro di un attacco da parte degli esponenti locali della Lega e del quotidiano “la padania” che gli hanno dato del razzista. Intervistato dal “Secolo XIX”, si è fatto due risate per tutta questa polemica: “Nessuna intenzione di discriminare, ho un appartamento da affittare e in passato ho avuto brutte esperienze, sempre e solo con italiani. Mi son detto: vediamo di cambiare genere”.
Sperando quindi di non trovare sempre italiani che non pagavano e che doveva poi così sfrattare.
Quanto all’accusa di razzista, il signor Franco replica divertito: “Dare del razzista a me, è davvero una roba fuori di testa. Il razzismo io l’ho provato sulla mia pelle, quarant’anni fa, quando sono arrivato in questa città . Poliziotto e meridionale (vengo dal Molise), a Genova negli anni ’70 praticamente era una condanna al disprezzo da parte di tanta gente. A volte preferivo dire che facevo il pastore sui monti per evitare gli sguardi obliqui”.
E quasi per rivincita contro i luoghi comuni, il signor Franco ha voluto incentivare gli stranieri a chiamare.
Con contratto perfettamente in regola, ci tiene a precisare, come si conviene a chi è stato 30 anni nella squadra mobile della Questura di Genova, raccogliendo 12 encomi solenni.
Per la cronaca, l’appartamento è stato affittato in meno di due giorni, con buona pace dei giornalisti della Padania: si tratta di due ragazze extracomunitarie che lavorano presso il consolato svizzero.
E alla domanda “se a chiamare fosse stato un italiano interessato all’appartamento?”, il buon Franco replica “L’avrei ricevuto, ovvio, mica sono razzista io”.
Il signor Franco probabilmente il verde lo preferisce solo come tocco esotico ai suoi noti aperitivi.
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