BASTA FATTI, VOGLIAMO PROMESSE: DAI SILVIO, FACCI VOTARE
DOPO DUE ANNI DI GOVERNO MONOINCOLORE LEGHISTA, CON L’APPOGGIO ESTERNO DEL PDL, E’ GIUNTA L’ORA DELLE “DECISIONI IRREVOCABILI”…. IL PREMIER VUOLE ANDARE “FINO IN FONDO” CONTRO FINI, DOPO AVERCI PORTATO A FONDO… NON SIAMO COME BOSSI CHE DICE: “A SILVIO QUALCOSA BISOGNA PUR DARE”: LA DESTRA VERA NON E’ ABITUATA A VENDERSI
Nonostante i sondaggi, a lui tanto cari, dicano chiaramente che la stragrande maggioranza degli italiani è contraria alla legge sulle intercettazioni (secondo un test di Sky addirittura l’80%), nonostante le critiche che giungono da tutti gli operatori del settore (magistrati, forze dell’ordine, stampa, esperti di diritto), Berlusconi insiste con la “legge bavaglio”.
Non solo, per fare buon peso, aggiunge anche un lodo Alfano retroattivo che lo protegga ancora dai processi, escludendo però i ministri in quanto “mi spiegate come facciamo poi a dire di voler difendere Scajola o Brancher?”.
In pratica, i ministri si arrangino, l’importante che sia tutelato lui.
Il premier sul Titanic che affonda continua a ripetere: “Io ho il 68% dei consensi, il governo è fermo al 40%”: quindi il popolo ama solo lui.
Mentre Tremonti lo avverte che se apre alle Regioni, 25 miliardi non basteranno più, Fini distrugge l’ex comunista Bondi, redento sulla via di Arcore, alla presentazione di “Rivista di politica”.
Il presidente della Camera attacca senza pietà : “Un partito liberale non può prescindere da un congresso: col pensiero unico non c’è vera democrazia. C’è un problema Lega, i cui obiettivi sono diversi da quelli del Pdl: sul federalismo c’è da discutere”.
E ancora: “Serve una riflessione sulle intercettazioni, perchè il valore della legalità deve essere centrale nel nostro partito: è giusto che esse non finiscano sui giornali, ma non per questo si può vietare alla polizia di mettere una cimice nella macchina della moglie di un mafioso”.
Fini ancora a voce alta: “Nel mio partito non ci deve essere nemmeno il sospetto che qualcuno si faccia nominare ministro per non andare in tribunale. Qua ci siamo trovati di fronte a un Cosentino che è ancora sottosegretario dopo essere stato raggiunto da una richiesta di arresto.
I valori non si mettono ai voti, si vivono”
La faccia paonazza di Bondi esplode: “ma gli amici bisogna pur difenderli, bisogna dar loro la nostra solidarietà …”
In queste tragiche parole sta la differenza tra le due anime del Pdl: quella finiana che dice cose di destra (legalità , rispetto delle istituzioni, valori morali) e quella dei falchi berlusconiani che amano difendere i compagni di merende “a prescindere”, compresi intrallazzatori, collusi, poltronisti e puttanieri.
Una presunta destra che trova sponda in un partito, la Lega, che in nessuna parte d’Europa qualche leader politico avrebbe mai portato al governo ( vedi Sarkozy in Francia, la Merkel in Germania e Camerun in Gran Bretagna), mentre in Italia, per pararsi il culo da due processi, Silvio si è venduto pure il partito, con i lecchini di corte ex An a tenergli lo strascico.
Bossi ieri ha detto che “a Silvio qualcosa bisogna pur dare”: forse per lui, abituato a prendere anche 200 milioni di tangenti Enimont, sarà la prassi, non per una destra vera.
Una destra ideale ha valori di riferimento, non fa politica per interesse, non si vende per una poltrona, ma tutela la comunità nazionale, a cominciare dalle fasce più deboli.
Sono due anni che questo centrodestra governa, attraverso un mono-incolore leghista, con l’appoggio esterno di un gruppo di cortigiani piediellini: ci hanno sommerso di spot e di “fatti presunti”, mai verificatisi.
Le uniche leggi approvate sono quelle “ad personam”, dei problemi reali degli italiani se ne sono fottuti, blaterano di federalismo solo per minare ulteriormente l’unità nazionale.
Sulla stampa estera ci siamo finiti non per aver dato una casa alle giovani coppie o per aver affossato la Casta, ma per le escort che sono entrate in luoghi istituzionali.
E’ questa la destra?
Sono queste le radici della cultura, della tradizione, della storia, della socialità della destra italiana?
Berlsusconi a Panama ha promesso che, dopo aver debellato il cancro, schianterà anche i narcos.
Ora minaccia elezioni per far fuori Fini.
Non ha ancora capito che a votare non ci si andrà in ogni caso.
Si rifiuta di leggere i sondaggi normali (Crespi ricerche) che lo danno in calo di 3 punti in 7 giorni (mentre Fini ogni giorni cresce).
Vuole andare a votare?
Bene, andiamoci, ma dopo un governo istituzioale che elimini il monopolio della informazione Rai, tanto per iniziare.
Basta fatti, vogliamo promesse.
Dai Silvio facci votare, che ci divertiamo.
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