BERLUSCONI ATTACCA MONTI: “INDECENTE PARAGONARMI AL CORRUTTORE LAURO”. HA RAGIONE, LAURO POI LE SCARPE LE DAVA (E SE LE PAGAVA), NON RIFILAVA PATACCHE A SPESE ALTRUI
SIAMO AI SALDI: IL CAVALIERE A LA7 PROMETTE TUTTO, NEGA OGNI RESPONSABILITA’ E VA IN OVERDOSE DI ONNIPOTENZA, CON RICHIESTA DI PIENI POTERI…NELLA CLASSIFICA DEI TRADITORI MONTI SORPASSA FINI E CASINI
Nel suo intensissimo tour nelle televisioni d’Italia, Silvio Berlusconi approda a In Onda, su la7, ospite “unico” di Nicola Porro e Luca Telese.
Dove il Cavaliere si presenta con una corposa cartella.
Oscar Giannino twitta: “Dentro ci sono le promesse mancate”.
“Una promessa l’ho mancata – esordisce Berlusconi -. E una colpa. La prima: modernizzare il Paese e realizzare la rivoluzione liberale. ma poi, a Palazzo Chigi, mi sono dovuto accorgere che non c’era la stanza dei bottoni. Il predidente del Conglio non ha poteri. La colpa: se non si conquista la maggioranza degli italiani ha, nei piccoli partiti, una enorme difficoltà che non riesce a superare. nel 2006 sentivo forte il bisogno di una riforma della giustizia. Stilai il disegno di legge ma i vari Fini e Follini me lo impedirono. Due esperienze che vorrei consegnare a chi mi succederà . Cambiare la Costituzione, per dare più potere al premier e per puntare a un vero sistema bipolare”.
Lo ha detto tante volte, osserva Telese. “Chiedo agli italiani di darmi una maggioranza straordinaria, quanto agli alleati, la Lega si è sempre fatta convincere anche quando eravamo su posizioni diverse”.
A Berlusconi viene proposto Monti che a tgcom24 lo accusa di comprare i voti, di corrompere gli italiani.
“Il paragone con Lauro è indecente – ribatte il Cavaliere -. Restituire l’Imu e abolirla è un riavvicinamento agli italiani”
Scenario: Consiglio dei ministri, Berlusconi ministro dell’Economia, restituisce i 4 miliardi dell’imposta sulla casa. Il giorno dopo i mercati internazionali iniziano a ballare. Berlusconi nel 2011 mollò a causa dei mercati.
“Non credo che reagirebbero male, perchè saprebbero che questa misura porterebbe le famiglie a consumare, a rimettere in circolo i consumi. Sulle costruzioni, sarebbero sbloccati gli investimenti”.
Ma se Berlusconi ha mollato nel 2011, perchè non dovrebbe succedere ancora? “Perchè allora fummo aggrediti da una situazione con diverse concause. Si partì con il tradimento di Fini, che cercò di farci perdere la maggioranza. Poi successe che nella tarda primavera 2011 la Germania, attraverso Bundesbank, diede indicazione di mettere in vendita i titoli italiani. Si creò sul mercato finanziario un’offerta molto elevata…”.
E se ricapitasse, chiede Telese. Berlusconi ricorda la maggioranza risicata del 2011, se avesse avuto più deputati sarebbe andato avanti. “Quindi stavolta andrei avanti”.
L’Europa teme Berlusconi, secondo Monti.
“Non è vero, Monti è la più grande delusione della mia vita, peggio di Fini e Casini. Monti non conosce la realtà economica. Questa tassa è un fatto di ignoranza assoluta su ciò che porta nell’economia vera. E quando Monti dice che l’Europa fermerebbe Berlusconi, dice una grande cazzata”.
Dove sono finiti i voti persi? “La gran parte si è rifugiata nel non voto, non per colpa nostra, ma perchè disgustato dallo spettacolo della politica di questi tempi”.
Non lo attribuiscono al Pdl, questo spettacolo? “No, è un disgusto generale. Una parte del nostro elettorato è andata da Giannino, da Monti. E io sto cercando con i fatti di farla ragionare. Noi forse avremo sbagliato nel sostenere troppo a lungo i tecnici, ma sarebbe stato irresponsabile farli cadere. Noi cercammo invano di dissuadere il governo tecnico in corso d’opera sul decreto ‘salva Italia’, ma poi ci dicemmo: come facciamo a farlo cadere? Col senno di poi, invece, andrei subito a nuove elezioni”.
Il ponte sullo Stretto. “Ho fatto 32 riunioni per riuscire a completare il progetto e ad appaltare questa opera straordinaria che farebbe dei siciliani degli italiani al 110%. Sono anche andato da gruppi stranieri per dir loro di non partecipare alla gara d’appalto. Ho appaltato a Impregilo e ad altri appaltatori italiani, perchè volevo che l’orgoglio fosse tutto italiano. Poi c’è stata la parentesi del governo di sinistra e il ponte fu messo da parte. Tornato al governo, sono iniziati lavori preparatori e continueremo, per fare il ponte con investimenti privati. Credo che il ponte sia occasione da non perdere”.
Ingroia è avversario pericoloso? “Non sono avvelenato con lui, mi riesce anche simpatico. Ma è inconcepibile che in una democrazia vi siano tre pm che entrano in politica, senza nessun intervallo di tempo. E in politica Ingroia ha potuto esprimere le stesse posizioni che aveva quando da pm mandava avanti una indagine delicatissima come quella della trattativa tra Stato e mafia. Roba da brividi”.
Ma sono da brividi anche le indagini Eni-Saipem e l’inchiesta su Montepaschi. “Sono indagini diverse. In merito alla prima, queste indagini rovinano le aziende, non danno loro la possibilità di partecipare a grandi gare”.
Non dovevano indagare, ribattono i conduttori. Sul punto Berlusconi traccia strani scenari: “Nelle gare internazionali, non potranno più avere spazio perchè non saranno più aperte a pagare il dazio necessario in quel tipo di gare”.
Montepaschi. “L’acquisto della Banca del Salento, valeva 800 milioni è stata pagata due miliardi e mezzo. Antonveneta, pagata 10 miliardi senza neanche un’indagine sui conti interni della banca. Fuori dal mondo, non si fa. C’è di mezzo totalmente il Pd, la sinistra”.
Telese: “Lei non ha rispettato il contratto con gli italiani. Berlusconi non si sarebbe presentato se non avesse realizzato i cinque punti. E non li ha rispettati”.
Berlusconi contesta, rivendica l’80% del contratto rispettato, ricorda l’11 settembre come origine di tutti i mali. Telese ricorda la promessa del poliziotto di quartiere, che non c’è.
A questo punto incalza Porro: “Lei rifarà il contratto, prenderà degli impegni?
“Penso di presentare una cosa importante che riguarda il rapporto degli italiani con il fisco”. Si parla di Equitalia, delle multe e delle sanzioni “enormi”.
“Quest’anno sono scomparse mille imprese al giorno. Diverse di queste aziende hanno chiuso per colpa di Equitalia, lo Stato che diventa nemico. La mia idea non è un condono, ma una regolamentazione che ridurrà le sanzioni e cancellerà gli interessi. E anticipo un altro punto: la impignorabilità della prima casa”.
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