BERSANI: TASSE, TRADITA LA COSTITUZIONE
SE N’E’ ACCORTO ANCHE LUI CHE COSI’ I RICCHI PAGHERANNO DI MENO…GLI EMENDAMENTI: FRANCHIGIA SULLA PRIMA CASA, CONTANTE A 1000 EURO, SOLDI PER LA SANITA’
La “contromanovra” per ora è un pacchetto di dieci emendamenti e un documento dal titolo «Più equità , più investimenti ».
Ma domani la sinistra dem si riunisce per mettere a punto la strategia.
Dovrebbero essere un centinaio i parlamentari del Pd disposti a una battaglia per portare a casa il risultato di cambiare la legge di stabilità del governo.
Lotta dura ma dentro il Pd, non in vista di una scissione.
Una trincea nel partito di Renzi i cui confini sono tracciati dall’ex segretario Pier Luigi Bersani, da Gianni Cuperlo e Roberto Speranza. Bersani parla di «incostituzionalità » della scelta di cancellare per tutti la tassa sulla prima casa.
E questo diventa il primo pomo della discordia.
«Le scelte sul fisco — ripete — sono contro la Costituzione. Dire che a parità di welfare abbassare le tasse è buono e giusto, è come dire “viva la mamma”.
Ma cosa vogliamo fare dell’articolo 53 della Costituzione che parla di progressività ? ». Contrattacca la ministra Maria Elena Boschi: «Non è la prima volta che Bersani fa polemica ».
E i renziani ironizzano: «Ormai è una barzelletta, e siamo al congresso permanente». Il premier Renzi ieri ha chiesto ai presidenti del Pd di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda, di riunire i gruppi parlamentari sulla manovra.
Ecco quindi il primo emendamento della sinistra, già pronto e che riprende una vecchia proposta bersaniana: franchigia per tutti nella tassa sulla casa fino a 400 euro, poi si paga l’eccedenza che sarà in base alla collocazione catastale e alla metratura.
Federico Fornaro, che l’ha materialmente scritto con Cecilia Guerra, calcola un risparmio grazie a questa modulazione di 1 miliardo e mezzo.
«Si arriverebbe a esentare dal pagamento — spiega Fornaro — il 64% dei proprietari». Queste risorse potrebbero andare ad aggiungersi al Fondo sulla sanità oppure al budget a disposizione per combattere la povertà che è per ora di 600 milioni.
L’altro cardine della “contromanovra” di sinistra è l’altolà all’aumento del contante da mille a tremila euro.
Una misura su richiesta della destra, dell’Ncd, dei verdiniani e di Forza Italia secondo la minoranza del Pd — e a cui il partito non può sottostare.
Non solo per ragioni di evasione fiscale evidentemente più semplice, ma anche per il rischio di corruzione e per le porte aperte alla piccola criminalità .
Lo sottolinea anche Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia. La sentrice Guerra ricorda che in Francia il tetto di cash era di tremila euro, poi per combattere il finanziamento al terrorismo da settembre è stato ridotto a mille euro.
Cuperlo ricorda il “no” del ministro Padoan di un anno fa. «Perchè ora chiede il leader della sinistra dem — ha cambiato idea e linea? ».
Speranza si appella agli iscritti: «Sarebbe interessante consultare il Pd, i nostri iscritti, sul taglio delle tasse sulla casa in legge di stabilità , su questo meccanismo da Robin Hood al contrario per cui si fa un regalino a chi ha già di più».
Giovanna Casadio
(da “La Repubblica”)
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