CASO VITALIZI RETROATTIVI, GLI EX PARLAMENTARI TORNANO A CHIEDERE IL DOVUTO
LETTERA DI DIFFIDA ALL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA CAMERA: “RIVEDERE IL TAGLIO SPROPORZIONATO AGLI ASSEGNI”
Gli ex parlamentari battono cassa alla Camera: vogliono che venga ridotto il taglio ai vitalizi e inviano una diffida all’ufficio di presidenza di Montecitorio.
La lettera è stata inviata dall’associazione degli ex parlamentari, che contesta la riduzione degli assegni decisa dai vertici di Camera e Senato.
Nello specifico vengono diffidati il presidente di Montecitorio Roberto Fico e ciascuno dei componenti dell’ufficio di presidenza, “responsabili a titolo solidale e personale, a provvedere, in un termine congruo, alla rideterminazione degli assegni vitalizi colpiti dalla delibera n.14/2018”.
L’associazione contesta la decisione presa ad aprile dal consiglio di giurisdizione della Camera, che ha sostanzialmente riconosciuto l’eccessivo peso dei tagli solo per chi non ha altro reddito ed è affetto da gravi malattie, e invita Montecitorio a rendere più leggeri le riduzioni degli assegni di tutti gli ex parlamentari: l’entità media di ogni taglio è del 42 per cento. Sono 1.398 i ricorsi presentati alla Camera.
L’associazione chiede che agli ex eletti alla Camera e al Senato vengano applicato le stesse decurtazioni previste per le cosiddette pensioni d’oro nel comparto pubblico e privato: una riduzione che va dal 10 al 40 per cento. “Non vogliamo essere penalizzati rispetto a qualunque altra categoria di cittadini”.
(da agenzie)
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