CHI E’ NIKOLAS CRUZ, IL KILLER DELLA FLORIDA
IL SUO ISTAGRAM E’ PIENO DI FOTO DI ARMI… L’AMORE PER TRUMP E I MILITARI, L’ODIO PER I MUSUMANI
Un bersaglio da tiro crivellato di colpi e sotto la scritta “terapia di gruppo, qualche volta funziona”: così Nikolas Cruz guardava al futuro.
Come sempre, dopo una strage e l’ennesimo atto di tale portata dove il sangue scorre fra i corridoi delle scuole americane, sono i social network a raccontarci per primi chi era e a cosa ambiva l’assassino.
Gli stessi social che, scandagliati dagli investigatori, vengono definiti come “inquietanti”.
Cruz, 19 anni, era un ex studente della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland. Un ex alunno problematico, allontanato da quella scuola dopo aver dato segnali allarmanti.
Se in classe alcuni professori lo descrivono come “normale”, gli studenti che si ricordano di lui lo raccontano come un ragazzo “problematico e strano”, che amava le armi, allontanato dalla scuola dopo una rissa con il nuovo fidanzato della sua ex ragazza.
La passione per le armi di Nikolas è tutta racchiusa sui suoi profili social che oggi, come quello Instagram “cruz_nikolas” già cancellato, sembrano un inevitabile presagio della strage poi messa in atto.
Lui che si ritrae con coltelli e pistole, a letto col fucile, le immagini con il volto semi coperto da sciarpe nere e i berretti militari, le scritte “terapia di gruppo” sotto il bersaglio crivellato, le informazioni su come acquistare un fucile a pompa e ancora offese ai musulmani e via dicendo.
Gli screenshot di quelle foto, appena identificato l’autore, sono rimbalzate fra New York Post e Miami Herlad: qualcuno le ha inviate prima che fossero cancellate.
Questo killer di 17 ragazzi che ha architettato una scena di “puro male” come l’ha definita il governatore della Florida aveva più profili sui social, anche su Instagram. In una delle due pagine in particolare si vede tutta la sua fissazione per le armi, lui che ha ucciso senza pietà con un semiautomatico AR-15.
Gli studenti che lo conoscevano, come Ocean Parodie, 17 anni, raccontano che Cruz indossava spesso camicie “patriottiche, militari”, che parlava del “male dei musulmani” e del suo amore viscerale per le pistole.
Usava termini come “annientare”, “uccidere” che facevano paura e spesso ripeteva i motti di Trump, come “Make America Great Again” .
“È stato un ragazzo problematico e ha sempre avuto una certa quantità di problemi. Sparava con le pistole perchè sentiva che gli dava, credo, una sensazione esaltante” racconta un altro alunno riferenosi a Nikolas.
Il killer, nato nel settembre 1998, sui social pubblicava anche foto di animali uccisi e secondo lo sceriffo intervenuto in Florida aveva “problemi di salute mentale, ignorati dagli adulti”.
Per il Miami Herald Cruz era una minaccia conosciuta. “Un insegnante della scuola ha dichiarato al Miami Herald che Cruz, 19 anni, era stata identificato come una potenziale minaccia per gli altri studenti in passato” scrive il giornale.
Alla Fox un altro studente, Daniel Huerfano, conferma: “Era un tipo strano e solitario”. Il Sun Sentinel, nel tentare di ricostruire il passato dell’assassino, scrive invece che era stato adottato da una coppia e il padre era morto da anni mentre la madre era mancata da poco. I genitori, scrive il Su, sarebbero “Lynda e Roger Cruz, che hanno anche adottato suo fratello”.
Poi ci sono le voci. Quelle che raccontano (ma non ci sono conferme) che Nikolas, che amava uccidere rane, lucertole e altri animali, venisse spesso “a scuola armato”. Chiacchiere che non fanno che alimentare la sensazione che si potesse fare qualcosa prima di questa terribile tragedia.
Beam Furr, sindaco della contea, alla Cnn ha detto che Cruz si era sottoposto un trattamento in una clinica di salute mentale ma da più di un anno non frequentava la clinica. “Cercavano di aiutarlo, ma era difficile entrare in connessione con lui”.’
Chad Williams, 18 anni, dice che quando veniva a scuola Cruz faceva sempre scattare l’allarme antincendio, che continuava a dare segnali di disagio. Infine, Dakota Mutchler, un giovane di 17 anni che ha affermato di essere stato amico intimo di Cruz (ma non lo vedeva da un anno), dice senza mezzi termini: “Penso che tutti avessero in mente che se qualcuno avrebbe potuto fare una cosa del genere allora sarebbe stato lui”.
(da agenzie)
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