CONGRESSO FLI A GENOVA: TUTTI I TRUCCHETTI DEI FURBETTI, I 400 TAROCCHI IN MARCIA, IL MIRACOLO DELLA MOLTIPLICAZIONE DEI PESCI E DELLA SPARIZIONE DEGLI ISCRITTI SCOMODI
IL CANDIDATO DI NAN NON HA VOTI, MA GLI ARRIVANO I RINFORZI DA UN ALTRO PARTITO… GLI ISCRITTI PASSANO IMPROVVISAMENTE DA MENO DI 500 A 900 CON UN COLPO DI TEATRO: IL CONGRESSO VIENE INDETTO PER IL 18 DICEMBRE, MA NON SI UFFICIALIZZA PER LASCIARE A QUALCUNO UNA SETTIMANA DI TEMPO PER INTEGRARE L’ELENCO CON I NOMINATIVI FORNITI DAL PARTITO SUBAPPALTANTE E SPARISCONO GLI ELENCHI DI VARI CIRCOLI
Qualcuno parla di congresso farsa, altri di palesi irregolarità , noi ci limitiamo a esporre fatti provati e documentati.
Lunedi la sen. Barbara Contini incontra a Roma Fini, dopo la nota polemica seguita alla visita a Genova del presidente di Fli, di cui abbiamo ampiamente trattato.
La soluzione trovata è la seguente: la Contini non sarà più commissario per la prov. di Genova fino a dopo le elezioni comunali, come era stato previsto in passato, ma solo ancora per pochi giorni.
Viene indetto infatti il congresso prov. per il 18 dicembre e la Contini tre giorni prima cesserà di avere quel ruolo.
Badate la finezza: in modo che il congresso lo possa presiedere un fedele di Nan e non lei.
Qualcuno si chiederà : perchè Fini ha deciso per il Congresso?
Risposta: dato che non può decidere, almeno si toglie dall’impiccio.
Chiunque sia eletto, un domani potrà dire che è stato democraticamente scelto dagli iscritti e nessuno potrà accusarlo di avere un’idea in proposito.
Martedi è uscito un comunicato stampa Fli da leggere attentamente:
“Il coordinatore nazionale di Futuro e Libertà per l’Italia, Roberto Menia, d’intesa con la senatrice Barbara Contini, commissario del partito a Genova, ha stabilito che il congresso provinciale di Genova si terrà il prossimo 18 dicembre. Il congresso verrà formalmente indetto nella prossima seduta della segreteria generale dei congressi”.
La frase finale è la chiave di lettura: indetto ma non formalmente.
La spiegazione sta nel’ Art 5 del Regolamento dei Congressi provinciali:
“Nel Congresso prov. hanno diritto di elettorato attivo e passivo tutti gli iscritti della provincia compresi negli elenchi ufficiali degli iscritti approvati dal competente settore nazionale del partito alla data di autorizzazione del congresso da parte della Segreteria Generale dei Congressi”.
Ovvero se valesse la data in cui è stato indetto con comunicarto stampa si sarebbe congelato il tesseramento a quel momento, in questo modo invece è stato deciso di concedere una deroga fino all’8 dicembre (sono state pure inviate mail in tal senso).
Permettendo di fatto il taroccamento e il subappalto che andremo a spiegare.
Pochi giorni fa infatti la Contini ha potuto verificare, sulla base dei tabulati ufficiali, che gli iscritti genovesi registrati a Roma era sempre fermi a circa 450 persone.
Poche rispetto al minimo delle 880 richieste per poter indire un congresso.
Tra i 450 iscritti erano considerati pure i dimissionari, congelati da Roma: senza quelli si sarebbe precipitati sotto quota 200.
I voti certi su cui poteva contare Nan, a detta di molti, erano 12 più quelli del misterioso circolo dell’amico di Mamone, Piero Malatesti ( forse una ventina).
Circa 120 facevano riferimento al cons. comunale Murolo, altri definiti non attribuibili.
Ma state certi che in queste ore qualcuno farà pervenire un bonifico di 4.000 euro a fronte di 400 nuovi iscritti, stessa scena (con 80 nuovi iscritti) verificatasi a la Spezia domenica scorsa.
Stessa provenienza, attraverso la cessione di una quota di sovranità di Fli a un altro partito, “Gente d’Italia” che in Liguria assume il nome di “Gente di Liguria”.
Partito che si è presentato alle scorse regionali raggiungendo una percentuale da prefisso telefonico e che appoggiò il candidato del Pd.
Partito che raccoglie adesioni tra i camionisti, improvvisamente convertiti sulla via di Nocera Umbra, intesa come strada provinciale probabilmente.
Con tanto di presentazione a Roma del loro leader e accordo locale con Nan che, in cambio del loro appoggio, avfrebbe promesso un buon collegio al loro rappresentante.
In attesa che venga formalizzato l’arrivo del camion di tarocchi, definito “soccorso arancione” tra gli addetti ai lavori, segnaliamo un’altra piccola chicca.
Sono attualmente spariti dagli elenchi romani addirittura tre interi circoli coi relativi iscritti.
Lo stesso Murolo lamenta da venti giorni che circa 90 persone del suo circolo sono scomparse dai tabulati.
E non votando per il candidato di Nan, a molti pare difficile che ritornino in vita.
I dissidenti figurano ancora iscritti, ma hanno giustamente deciso di disertare il congresso: fin quando Roma non avrà il coraggio di essere coerente con il Manifesto di Fli e commissariare la Liguria, non intendono essere presi per il culo con congressi farsa.
Per dovere di cronaca sono giunte le scuse formali di Fini attraverso “canali diplomatici” ai dissidenti insultati sabato scorso, ma resta irrisolto il problema politico.
Consiglieremmo infine chi a Roma deve registrare gli iscritti di prestare molta attenzione a inserire nell’elenco degli aventi diritti al voto chi ne ha titolo.
Perchè se a fronte del pagamento provato della tessera fosse stato omesso un solo nominativo, è evidente che il Congresso non sarebbe valido.
Sarebbe davvero un peccato aver mobilitato tante arance per poi vedersi spremuto dall’ annullamento del congresso da parte dell’autorità competente.
Se poi gli iscritti “desaparecidos” fossero decine sarebbe ancora peggio e qualcuno potrebbe essere chiamato a risponderne, con evidenti risvolti personali.
Il seguito alla prossima puntata.
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