COSA SUCCEDE SE SI VOTA CON IL PROPORZIONALE
CON LO SBARRAMENTO AL 5% SI ESCLUDEREBBE IL 9% DI VOTI… CON IL 48% IL CENTRODESTRA UNITO OTTERREBBE IL 54% DEI SEGGI IN PARLAMENTO
Se si va al voto con il proporzionale il centrodestra è in prima fila per portare a casa il 50% dei seggi.
Attualmente sul tavolo del parlamento c’è una bozza di legge elaborata dalla maggioranza, con la parziale opposizione di Leu, che ruota intorno ad un ritorno al proporzionale, ma con sbarramento al 5%.
Questo significa che i voti per le liste che ottengono meno del 5% a livello nazionale vengono esclusi dai conteggi consentendo ai partiti più votati di ottenere più deputati di quanti ne avrebbero in un proporzionale puro.
Ma, spiega oggi Diodato Pirone sul Messaggero, il centro-destra pur non raggiungendo il 50% dei voti potrebbe ugualmente ottenere la maggioranza dei seggi nella nuova Camera.
I sondaggi, infatti, danno in testa il centro-destra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) con il 48% dei consensi. Lo sbarramento del 5% però potrebbe neutralizzare una parte dei voti indirizzati ai piccoli partiti.
Di conseguenza — come si vede nella simulazione in alto che esclude dalla distribuzione dei seggi il 9% dei voti con il 48% dei consensi il centro-destra potrebbe ottenere il 54% dei deputati pari a ben 211 seggi (più 4 esteri probabili) sui 400 previsti dalla riforma costituzionale (anch’essa non ancora in vigore, che comunque ne assegna 9 alla valle d’Aosta e all’estero).
Il punto è che con il proporzionale ogni partito corre per sè a scapito della governabilità .
Fuor di metafora: pur con una maggioranza di seggi del centro-destra, Forza Italia (che con il 7% dei voti potrebbe ottenere 32 seggi e non 27 su 391 “nazionali” se il proporzionale fosse “puro”) sarebbe determinante per la formazione della maggioranza ma difficilmente potrebbe votare le misure drasticamente sovraniste propugnate da Lega e Fratelli d’Italia. Ovviamente analoghe considerazioni varrebbero per i vari partiti delcentro-sinistra.
(da “NextQuotidiano“)
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