“FATE FOTO CON BAVAGLINO REGALATO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE”: IL DIKTAT ELETTORALE DELLO STAFF DI TOTI AGLI OSPEDALI LIGURI
“IN CASO DI RIFIUTO DEI GENITORI FATELA CON LA MAMMA GIRATA, APPOGGIATELO SOPRA MA CHE SIA IN PRIMO PIANO”: SIAMO ALLA PIU’ SQUALLIDA PROPAGANDA SOVRANISTA MENTRE QUASI 800 LIGURI SONO DECEDUTI PER CORONAVIRUS
Il messaggio partito alla vigilia di Pasqua dall’ufficio stampa di Alisa e diretto a tutti i comunicatori della sanità ligure, aziende sanitarie e aziende ospedaliere, iniziava con la precisazione che la richiesta proveniva dallo staff personale, non istituzionale, di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.
Poi l’indicazione: fornire il dato dei nuovi nati del giorno di Pasqua e di quelli nati entro le 13 di oggi, giorno di Pasquetta. Quindi il punto centrale “Sarebbe utile anche una foto. La foto se possibile con il bavaglino che è stato consegnato a cura della presidenza di regione”.
Il messaggio viene diffuso ai vari responsabili delle direzioni sanitarie e dei reparti da Spezia a Imperia passando per Savona e naturalmente Genova.
C’è chi resta sorpreso, qualche medico chiede spiegazioni ai manager e poi si procede.
Già sabato mattina Toti aveva annunciato l’iniziativa con un post su Facebook: “Oggi è un giorno di speranza. Voi siete la nostra. Benvenuti al mondo, benvenuti in Liguria. Sono queste le parole che vogliamo dedicare a tutti i bimbi che nasceranno a Pasqua nella nostra regione, assieme a un grazioso bavaglino. Un gesto semplice, di vicinanza verso questi piccoli e le loro famiglie, che ci regalano un po’ di speranza in questi giorni così difficili”.
Come spesso accade non è sempre facile distinguere il confine fra comunicazione istituzionale e legittimo messaggio positivo a una popolazione preoccupata da quello che può apparire anche come esercizio di propaganda politica, tanto più che ieri Toti ha annunciato che, a differenza di quello che sembra l’orientamento governativo, lui vorrebbe che le elezioni regionali non si tenessero più in là di luglio
In ogni caso la macchina della comunicazione del presidente si mette in moto.
E così, ecco che a nel primo pomeriggio di Pasqua Toti, accompagnato dalle assessore Ilaria Cavo e Sonia Viale va in visita al Gaslini
L’ufficio stampa diffonde le foto di rito degli amministratori con i medici dell’ospedale di Quarto con tanto di bavaglino.
Alla stessa ora arriva dall’ospedale Villa Scassi la prima foto con bavaglino come richiesto da Alisa.
Il post su Facebook del presidente è pieno di commozione: “La vita è più forte di tutto. Ce lo ricorda Alessandro, nato nel giorno di Pasqua proprio al Villa Scassi di Genova. La vita continua, anche nel dolore. Questa foto è bellissima. L’ostetrica che si prende cura della mamma, la mamma che stringe il suo bambino appena nato. Si intravede la mascherina, dietro la quale siamo certi ci sia un sorriso. Di speranza e di amore. Oggi vogliamo darvi questo messaggio”.
E a ben vedere al Villa Scassi hanno rispettato alla lettera le indicazioni dello staff del presidente che si era premurato di spiegare che, in caso qualche mamma non gradisse partecipare all’iniziativa del bavaglino regionale.
“Si può fare credo anche senza che si veda il bimbo, ad esempio con la mamma che lo tiene in braccio di spalle e il bavaglino appoggiato in primo piano oppure foto culla col nome senza che si veda neonato con bavaglino appoggiato sopra…vedete voi, con un pò di fantasia?”.
Insomma una preparazione accurata come sempre accade quando si muove il governatore. Quello che non è stato ancora specificato sono i termini economici dell’iniziativa bavaglini. Un’operazione non costosa ma che certamente è stata effettuata grazie a qualche sponsor o donazione poichè è improbabile che in un periodo così difficile per la nostra sanità , con gli ospedali che chiedono sostegno economico ai cittadini, si siano spesi soldi pubblici per dei seppur graziosi bavaglini.
Sulla vicenda è intervenuto con una dichairazione Giovanni Lunardon capogruppo del Pd in Regione Liguria:”Che un Presidente di Regione a pandemia ancora in corso, mentre stiamo contando i morti, in una regione che ha il tasso di letalita’ tra i più alti d’Italia, in pieno caos nelle case di riposo, con i ritardi che ci sono su tamponi, test, assistenza domiciliare e farmacologica, pensi alle elezioni e si metta ad impartire tramite Alisa alle aziende sanitarie direttive sui bavaglini a favore di foto la dice lunga su quali siano le sue reali priorità e sul grado di totale inadeguatezza con cui si affronta questa delicatissima fase della crisi che stiamo vivendo”
La replica di Toti
Sulla sua pagina Facebook questa mattina Toti ha così replicato all’articolo:
“Oggi “Repubblica Genova” contesta il fatto che abbiamo regalato un bavaglino, facendo credere nel suo “articolo” che sia stato pagato con soldi pubblici! FALSO! È stato donato e consegnato da uno sponsor. Non solo, pubblica messaggi privati, attribuendoli al mio staff e sostenendo che avremmo obbligato personale medico a scattare foto: falso anche questo!”.
Ma “Repubblica” lo smentisce:
“Non abbiamo mai scritto che per i bavaglini sarebbero stati utilizzati soldi pubblici, anzi abbiamo dato per scontato esattamente il contrario. Come spiegato nell’articolo la comunicazione parte da Alisa che cita a sua volta lo staff del presidente Toti. I consigli sono contenuti nella chat WhatsApp a nostre mani.
E con questo anche oggi Toti si è fatto conoscere.
(da “La Repubblica”)
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