FONDO CONSAP: COSI’ IL GOVERNO DIMENTICA DI AIUTARE I GIOVANI A COMPRARE UNA CASA, ALTRO CHE AIUTARE LE GIOVANI COPPIE
IL FONDO PRIMA CASA E’ ESAURITO E LEGA E M5S NON L’HANNO RIFINANZIATO: L’ALLARME DI ADICONSUM
La legge di stabilità 2014 (legge 27 Dicembre 2013, n, 147) ha istituito il Fondo di garanzia per la prima casa conosciuto anche come Fondo prima casa o Fondo Consap. Il Fondo — che è stato istituito — con una dotazione di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 — prevede la concessione di garanzie statali a prima richiesta su mutui, dell’importo massimo di 250 mila euro, per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica.
Il Fondo — tramite il quale lo Stato garantisce il 50% della quota capitale del mutuo ipotecario — è gestito da Consap, Concessionaria servizi assicurativi Pubblici S.p.A, e da quando è diventato operativo nel 2015 fino a settembre 2018 ha consentito l’accensione 90.170 operazioni di mutuo per un controvalore di circa 10,1 miliardi di euro.
Ad accedere al Fondo sono stati principalmente (il 58%) giovani coppie e persone al di sotto dei 35 anni di età , ovvero quelle categorie di persone che hanno maggiori difficoltà ad accendere un mutuo proprio a causa della mancanza di garanzie dovuta spesso al tipo di contratto di lavoro e ad una generalizzata situazione di precarietà .
L’attuale esecutivo però ha deciso di non rifinanziare la dotazione del Fondo Consap. Già a fine novembre 2018 Adiconsum aveva denunciato il rischio della mancanza di un rifinanziamento lanciando l’allarme sul progressivo diminuire delle risorse.
In una congiuntura economica come quella attuale, nella quale anche a causa dell’aumento dello spread, per i giovani è sempre più difficile accendere un mutuo senza ricorrere alle garanzie fornite dai genitori il rifinanziamento del Fondo è importante sia perchè consente alle giovani coppie di comprare casa sia per dare una boccata d’ossigeno all’asfittico mercato immobiliare.
Nella Manovra del Popolo però il governo Conte non ha previsto un rifinanziamento della dotazione del Fondo Consap.
Secondo le stime di Adiconsum le giacenze del Fondo prima casa dovrebbero andare ad esaurirsi entro i prossimi mesi.
Ma di fatto — spiega l’Associazione di difesa dei consumatori — le banche hanno già smesso di erogare i mutui a chi fa richiesta di poter usufruire della garanzia del Fondo Consap. I tempi necessari per istituire la pratica infatti non consentirebbero ai richiedenti di poter accedere alle garanzie statali che nel frattempo potrebbero essere terminate.
E così sulla pagina Facebook di Adiconsum hanno iniziato ad arrivare numerose segnalazioni da parte dei consumatori che hanno tentato di accendere un mutuo tramite il Fondo Consap ai quali il proprio istituto di credito ha risposto che non c’è più questa possibilità .
Si tratta per la maggior parte di giovani coppie oppure di lavoratori precari con un contratto a tempo determinato che difficilmente potrebbero avere la possibilità di accendere un mutuo senza ricorrere alle garanzie dei genitori.
Adiconsum ha quindi deciso di lanciare un appello al ministro dell’Economia Giovanni Tria affinchè venga rifinanziato il Fondo Consap.
Un’operazione che non richiede alcun onere a carico dello Stato e che è vista con favore anche da ABI, l’Associazione bancaria italiana.
A novembre il direttore generale Giovanni Sabatini durante un’audizione alla Camera portava all’attenzione della Commissione Bilancio l’esaurimento delle possibilità finanziare del Fondo Consap chiedendone il rifinanziamento.
Un’operazione che non solo avrebbe potuto «favorire l’acquisto della prima casa per molte famiglie, soprattutto composte da giovani di età inferiore ai 35 anni» ma anche «sostenere il mercato immobiliare residenziale che negli ultimi anni ha registrato una significativa riduzione delle compravendite e dei valori di mercato».
Sorprende che il governo che vuole rilanciare i consumi, far ripartire l’economia e tutelare i precari si sia dimenticato del Fondo Consap.
(da “NextQuotidiano”)
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