GRECIA, SOLO IL 5% DEI PRIMI DUE PIANI DI SALVATAGGIO E’ FINITO AI GRECI
LO STUDIO PUBBLICATO DA HANDELSBLATT: IL 95% E’ SERVITO A SALVARE LE BANCHE
Le cifre di partenza sono da capogiro: oltre 240 miliardi di euro.
A tanto ammontano i prestiti concordati alla Grecia attraverso i due piani di salvataggio, nel 2010 e nel 2012, nel pieno della crisi che ha messo in ginocchio Atene.
Di questi fondi però, soltanto una quota minima sarebbe finito concretamente nelle casse del governo ellenico, e quindi ai suoi cittadini.
Il resto sarebbe servito a ripagare altri debiti e ricapitalizzare le banche del Paese.
A rivelarlo è uno studio della European School of Management and Technology visionato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt.
Nel dettaglio, dei 215 miliardi effettivamente concessi sul totale stabilito, appena 9,7 miliardi sarebbero stati destinati al budget governativo, 86,9 miliardi sarebbero stati utilizzati per restituire altri prestiti e 52,3 miliardi per pagare gli interessi del debito. 37,3 miliardi sarebbero invece stati destinati agli istituti di credito.
Ossigeno che però nei fatti è però si è disperso molto in fretta, visto che come rileva Handelsblatt le banche hanno visto in Borsa erodere il proprio valore del 98%.
“Il pacchetto di aiuti è servito principalmente per salvare le banche europee”, ammette Jà¶rg Rocholl, presidente dell’ European School of Management and Technology al quotidiano.
“I contribuenti europei hanno salvato gli investitori privati”, rileva Rocholl che è anche consigliere del ministero delle Finanze tedesco.
(da Huffingtonpost”)
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