GRILLO, MISSIONE COMPIUTA: DETERMINANTI I VOTI DEI GRILLINI NELLA VITTORIA DI BUCCI A GENOVA, ECCO I DATI
RISPETTO AL PRIMO TURNO CRIVELLO HA RACCOLTO 14.650 VOTI IN PIU’ RECUPERANDO DA LISTE DI SINISTRA E ASTENSIONISMO… BUCCI AVEVA GIA’ FATTO IL PIENO AL PRIMO TURNO DEI VOTI DI AREA, MA HA GUADAGNATO 23.607 VOTI DEI 41.000 DEI GRILLINI
Non sveliamo nulla di originale rispetto a quanto stiamo ripetendo da alcuni mesi: Grillo non aveva interesse a vincere a Genova, se solo fosse arrivato al ballottaggio il candidato Cinquestelle avrebbe avuto il sopravvento sia su quello del Pd che su quello del centrodestra del tanto decantato modello patacca Toti (lo stesso che ha perso a Padova).
Perchè i voti del perdente (destra o sinistra che fosse) si sarebbero riversati, come è ormai prassi, sul candidato di Grillo.
Dato che Beppe ama non solo gli agi, ma anche la tranquillità a casa sua, nulla lo avrebbe più innervosito che essere contestato nella sua villa : non a caso nel comizio di chiusura gli scappò la battuta “tanto Pirondini perde, così evito che mi vengano a rompere i coglioni sotto le finestre”.
Da qui l’emarginazione del candidato che avrebbe strappato voti a sinistra (Putti) prima e poi della vincitrice delle comunarie Cassimatis.
Risultato: immagine distrutta e persi 13.637 voti andati alle due liste di ex grillini.
Una marchetta al centrodestra, evidenziata dalle assonanze con Bucci, non solo espressione “dal volto umano” del futuro alleato Lega, ma personaggio legato ai poteri forti di cui vi accorgerete nei prossimi cinque anni.
Non serve dare indicazioni di voto quando si polemizza a senso unico e quando si cavalcano gli stessi temi del centrodestra, l’elettorato ne trae le conseguenze.
Crivello pensava che sarebbe bastato conquistare 12.000 voti in più per vincere, ovvero salire da 76.407 a 89.000.
Confidava che Bucci, avendo fatto il pieno al primo turno dei voti di area con 88.781 e con un calo previsto di affluenza non avrebbe superato tale quota.
E’ riuscito a salire di 14.650 voti, ma Bucci ha raccolto 112.398 voti, circa 24.000 in più.
Se quelli di Crivello si possono ricercare tra il recupero di una minina parte di astensionisti al primo turno, sommati a una buona parte dei 14.000 di Putti e Cassimatis, è evidente che Bucci ha pescato tra i 41.000 voti andati al primo al candidato Cinquestelle.
Poi è stato determinante l’astensionismo al 42%: in pratica Bucci è stato votato solo da un genovese su quattro.
Ma quello che ai media nazionale sfugge (o non hanno interesse a dire) è che Bucci ha avuto sostegni “pesanti” in termini di appoggi.
Vale per tutti un episodio: stamane la principale emittente locale (beneficiata da “incarichi” dalla giunta Toti e da “Liguria Digitale” di Bucci) celebrava la vittoria di Bucci con “interviste casuali” sotto la sede del Comune.
La domanda rivolta ai cittadini “casuali” era: “siete soddisfatti dell’elezione di Bucci?”.
Sempre “casualmente” tutti gli intervistati si dichiaravano entusiasti, si vede che passava solo quel cittadino su quattro che l’ha votato, degli altri tre nessuna traccia.
Il metodo Toti funziona, come no.
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