I NO GREEN PASS LIBERI DI VIOLARE LE LEGGI: A MILANO IL CORTEO NON RISPETTA GLI ACCORDI SUL PERCORSO E BLOCCA LA CITTA’, PICCHIATO UN GIOVANE CHE LI AVEVA APOSTROFATI
IN PIAZZA DEL DUOMO LA MELONI CONTESTATA: DAI “COMUNISTI DEI CENTRI SOCIALI”? NO, DAI CAZZARI CHE HA ALLEVATO
“Duomo! Duomo!”. La tregua, in piazza Fontana, salta subito. E per l’ennesimo sabato di fila il corteo dei No Green Pass tracima e si prende il centro di Milano.
Il migliaio di negazionisti autoconvocati si è rifiutato di seguire il percorso indicato dalla polizia, che aveva suggerito di sfilare verso via Larga e il tribunale, lontano dal comizio di Giorgia Meloni.
L’ala più dura dei contestatori è partita verso l’obiettivo solito. Ci sono stati due momenti di tensione col cordone di agenti e carabinieri in tenuta antisommossa. Grida “Venduti! Venduti!”. Inviti: “Giù il casco!”. Insulti: “Draghi, Draghi vaff…”.
L’obiettivo dei partecipanti al corteo del sabato contro il Green Pass era raggiungere piazza Duomo. Ma attorno alla cattedrale c’era un cordone di forze dell’ordine in assetto antisommossa per impedire che i negazionisti raggiungessero il luogo dove Giorgia Meloni teneva un comizio per le Comunali: la tensione è salita quando il corteo ha rifiutato di seguire il percorso indicato dalla polizia e ha tentato di proseguire prima di essere deviato
Poi i manifestanti sono tornati indietro, hanno aggirato la Cattedrale dal lato della Rinascente e sono confluiti verso la piazza, sfilando vicino ai militanti di Fratelli d’Italia”.
Tra le due piazze è volata qualche parola grossa poi il corteo ha ripreso il centro, apparentemente senza una direzione. Alcuni hanno tentato di invadere di corsa la Galleria, bloccati all’ingresso dalla polizia. La marcia è ripresa sotto Palazzo Marino puntando piazza San Babila, in una tensione crescente.
Nel frattempo, l’effetto “pesca a strascico” ha ingrossato, come nelle precedenti manifestazioni, le fila del corteo, fino a far toccare la canonica quota cinquemila già registrata nelle scorse settimane.
Acefalo, amorfo, perfino cangiante nella sua testa, il serpentone è riuscito a sgusciare nelle vie laterali ogni volta che si trovava un cordone di fronte.
Si è riversato di nuovo in corso Vittorio Emanuele e in Duomo, poi ha intasato via Torino, via di shopping e di tram costretti allo stop forzato.
Gli insulti non hanno risparmiato i ministri Speranza e Brunetta, il leader della Cgil Landini e quello della Lega, Matteo Salvini.
Dalle fotografie delle piazze, si è vista una parte cospicua dei dimostranti ignorare le norme anti-contagio. Pochissime le mascherine su naso e bocca.
La polizia avrebbe messo in stato di fermo alcuni dimostranti che hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza
Risulterebbero esserci dei feriti dopo gli scontri con la polizia.
I manifestanti No Green pass hanno lanciato bottiglie d’acqua contro gli uomini delle forze dell’ordine. Problemi di sicurezza anche per la leader di Fratelli d’Italia, la cui auto è rimasta bloccata in piazza Duomo. Nessuno tra i dimostranti, tuttavia, si è accorto della presenza di Meloni a bordo.
In via Case Rotte, alle spalle di Palazzo Marino, un ragazzo a bordo di un motorino, rimasto bloccato dal traffico, ha insultato i No Green pass. I manifestanti hanno circondato il giovane e l’hanno picchiato.
(da agenzie)
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