I SONDAGGISTI: BERSANI AVANTI, MA RENZI PUO’ GALVANIZZARE I SUOI
PER PIEPOLI RISULTATO “ASSEGNATO”… PER L’IPSOS “PARTE DEI VENDOLIANI ORIENTATI AL FATTORE GIOVANI”
Sulle percentuali non si sbilanciano, perchè fare sondaggi è una scienza, serve un lavoro lungo, complicato e costoso e i pronostici non si improvvisano nè si elaborano senza che ci sia un committente.
Però la valutazione generale (e dichiaratamente generica) dei sondaggisti è che sarà Pier Luigi Bersani domenica prossima a vincere il secondo turno delle primarie del centrosinistra.
«Come diciamo in gergo tecnico – spiega Nicola Piepoli, presidente dell’Istituto Piepoli – il risultato è “assegnato” a Bersani, e ci sarebbe da meravigliarsi se Matteo Renzi lo superasse. Naturalmente, tutto è possibile; ma, visti i grandi numeri di differenza tra i due, non sembra verosimile un esito diverso».
Piepoli poi preferisce lasciarsi andare a racconti storici sui sondaggi, ricordando come sia stato un italiano «il primo al mondo, nel 1953, a mettere a punto una proiezione: era Celso Ghini, del Pci».
Renato Mannheimer, direttore dell’Ispo, condivide la previsione: «Sì, vincerà Bersani, forse 60 a 40, Gli esclusi dal primo turno collaboreranno alla sua vittoria».
Ma poi anche qui c’è un ma: «Il rottamatore (Renzi, ndr) è un gran combattente. Ha perso il primo round con un sorriso e non si è arreso».
Il vantaggio per il segretario del Pd è fatto assodato e solido anche per la Swg.
«Ma c’è anche la possibilità – dice Maurizio Pessato all’agenzia Adnkronos – che cambi la platea dei votanti: se Renzi galvanizzasse i suoi sostenitori e simpatizzanti, la partecipazione ai seggi potrebbe essere più massiccia».
Un’ipotesi che dipenderà totalmente dalle regole del voto, e diventerà dell’irrealtà se avrà diritto alla scheda solo chi è già andato alle urne domenica scorsa
Quel che davvero può far oscillare le percentuali riportate da ciascuno dei contendenti sono i voti dei tre candidati rimasti fuori dal ballottaggio.
Lì le carte più forti le ha Nichi Vendola, e molti dei suoi hanno già fatto dichiarazioni a favore di Bersani. Ma – ancora ma – «una parte dell’elettorato di Vendola potrebbe essere orientato al cambiamento, al fattore giovane», commenta Luca Comodo dell’Ipsos.
Dunque prudenza: i sondaggi sono una cosa seria.
(da “il Corriere della Sera“)
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