IL REGIME SOVRANISTA POLACCO HA L’ACQUA ALLA GOLA: DUDA SI FERMA AL 41,8% , IL SINDACO DI VARSAVIA LO INCALZA AL 31%
TRZASKOWSKI AL BALLOTTAGGIO POTRA’ CONTARE SUL 13% DEI VOTI RACCOLTI DAL LIBERALE HOLOWNIA… POLACCHI IN MASSA AL VOTO NELLE GRANDI CITTA’ PER CACCIARE LA CRICCA SOVRANISTA
Qualche giorno fa, Andrzej Duda è anche andato da Donald Trump, primo leader straniero a far visita a Washington post-lockdown, per farsi dare la ‘benedizione’ politica in vista delle presidenziali di oggi in Polonia.
Non sarebbe servito, stando ai primi exit poll diffusi subito dopo la chiusura dei seggi alle 21. Il presidente uscente, candidato del potente Pis (Diritto e giustizia) dell’ultranazionalista Jaroslaw Kaczynski, non ce la fa passare al primo turno.
Si ferma al 41,8 per cento e il 12 luglio se la vedrà in ballottaggio con RafaÅ‚ Trzaskowski (30,4 per cento), sindaco di Varsavia, candidato di Piattaforma Civica, partito liberal-conservatore che annovera tra i suoi dirigenti anche l’ex presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. La domanda resta: il covid fiacca i sovranismi?
La Polonia potrebbe fornire delle risposte, pur parziali, in vista del ‘big test’ con le presidenziali di novembre negli Stati Uniti.
Perchè 5 anni fa, la Polonia ha un po’ anticipato quello che si è poi affermato come trend politico abbastanza globale: l’ultranazionalismo al governo, il sovranismo, in Europa anti-europeismo, in Gran Bretagna la Brexit, negli Stati Uniti la vittoria di Trump. E dunque il ballottaggio del 12 luglio dirà se la pandemia cambia anche il corso delle cose politiche in Polonia e magari nel mondo. Sulla carta, a giudicare dai risultati di oggi e dall’andamento del voto, è possibile.
Trzaskowski e Duda hanno la stessa età . Entrambi nati nel ’72, ma di segno politico totalmente diverso.
Il presidente uscente ha caratterizzato la sua campagna attaccando i movimenti Lgbtq, oltre che ‘occupando’ le tv asservite con la sua presenza e propaganda.
Il sindaco di Varsavia è firmatario, già dall’anno scorso, del manifesto Lgbtq per i diritti degli omosessuali, trans, lesbische. Al ballottaggio potrà contare sui voti degli elettori del liberal Szymon HoÅ‚ownia, star della tv, presentatore di un noto talent show in Polonia, oggi ha incassato il 13,3 per cento delle preferenze.
Ma secondo alcuni sondaggi pre-voto, anche una parte dei voti di alcuni candidati di estrema destra (se ne sono presentati ben quattro su un totale di 10) potrebbero virare su Trzaskowski e non su Duda.
Questioni di competizione politica sullo stesso campo, probabilmente. Ma le presidenziali in Polonia sono il primo test elettorale nazionale in periodo di pandemia. Nel paese non c’è stato un vero e proprio lockdown e nemmeno una epidemia molto diffusa. Ma gli effetti del covid sull’economia sono già annunciati se non visibili. Si riverseranno come una punizione su chi governa? Vale a dire: dal governo del premier Mateusz Morawiecki alla presidenza Duda, entrambi ‘controllati’ dal potente leader del Pis Kaczynski?
Il voto di oggi sembra suggerire questa ipotesi. L’affluenza alle urne si è attestata intorno al 48 per cento: che è tanto in tempi di covid e anche in confronto alle ultime presidenziali: nel 2015 votò il 34 per cento degli aventi diritto.
Ma soprattutto l’affluenza più alta è stata registrata nelle città oltre i 500mila abitanti: oltre alla capitale Varsavia, Cracovia, Breslavia, Åà³dź e PoznaÅ„.
Ed è proprio nei centri urbani che il Pis sta perdendo voti, negli ultimi due anni, a partire da Varsavia dove nel 2018 Trzaskowski ha battuto il candidato di Kaczynski, Patrik Jaki, nel 2018. Come le forze nazionaliste di altri paesi, anche il Pis è più forte nelle campagne e periferie.
Ancora altre due settimane per avere una risposta che potrebbe avere una valenza non solo polacca.
(da agenzie)
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