IL RIBELLE PIZZAROTTI VERSO LA RICONFERMA: COSI’ IL M5S RISCHIA LA PRIMA SONORA SCONFITTA
IN 5ANNI TRIPLICATO L’APPREZZAMENTO PER IL SINDACO, L’EX GRILLINO VINCEREBBE IN OGNI BALLOTTAGGIO
Candidato senza partito, 5 stelle senza movimento, Federico Pizzarotti sembra volare verso la riconferma alla guida di Parma.
L’Atlante politico registra il grande apprezzamento per il primo cittadino “sospeso” e poi “fuoriuscito” dal M5S, che parte in netto vantaggio sugli avversari di centro-destra e di centro-sinistra. E surclassa il candidato ufficiale grillino
Le elezioni amministrative del 2012 avevano avviato la catena di successi del M5S, mostrando la sua capacità di attrarre consensi da tutte le aree politiche e di proporsi come soggetto di governo.
Oggi il capoluogo emiliano è diventato l’emblema dei travagli e delle contraddizioni che attraversano l’esperienza pentastellata.
Se cinque anni fa Pizzarotti aveva conquistato solo il 19% dei voti al primo turno, il sondaggio realizzato nei giorni scorsi da Demos lo stima al 42%.
Lontani i due candidati dei blocchi tradizionali.
Paolo Scarpa, scelto dal centro-sinistra, si ferma al 27%. Laura Cavandoli, per il centro-destra, dieci punti più in basso: 16%.
Marginali – inferiori al 5% – risultano d’altra parte i consensi dell’attuale candidato 5 stelle, Daniele Ghirarduzzi. Mentre tutti gli altri candidati non superano il 3%.
Dalla formazione di provenienza, Pizzarotti eredita non solo oltre la metà degli attuali consensi (51%), ma anche un elettorato eterogeneo, sotto il profilo degli orientamenti e del background politico.
Persino elettori (alle Politiche) di partiti che a Parma esprimono un proprio candidato voterebbero per lui.
Nello specifico, sceglierebbero Pizzarotti, fin dal primo turno, il 41% degli elettori della sinistra radicale e il 32% del Partito democratico, ma anche il 36% degli elettori di Forza Italia e il 26% dei leghisti (la cui candidata guida la coalizione di centro-destra).
Il sindaco uscente, del resto, non è più uno “sconosciuto”.
Al contrario dei propri avversari, è molto noto (appena tre persone su cento non si esprimono, sul suo conto). E apprezzato: sei cittadini su dieci promuovono il suo lavoro. Ancora più elevati i giudizi positivi sul lavoro svolto dalla giunta comunale, che arrivano al 66%
Così come l’opinione pubblica generale, anche i simpatizzanti del leader di Effetto Parma mettono i temi della sicurezza, del decoro cittadino e della disoccupazione in cima alla lista delle emergenze. Questioni di destra e di sinistra, insieme a problemi trasversali, a ulteriore conferma dell’impronta post-ideologica, altro marchio di fabbrica del M5S.
Come la formazione di Grillo, peraltro, Pizzarotti mostra una notevole (e trasversale) capacità di attrazione in tutti i possibili scenari di ballottaggio.
Arriverebbe al 59% nel confronto con Scarpa, convogliando, tra primo e secondo turno, il 46% dei voti di Cavandoli.
Raggiungerebbe addirittura il 71% nel testa a testa con la candidata del centro-destra, sommando ai propri voti il 54% dei consensi di Scarpa.
(da “La Repubblica”)
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