IL SINDACO DI LAMPEDUSA BUTTA A MARE MARONI
IL CENTRO DI ACCOGLIENZA DELL’ISOLA STA PER ESPLODERE: SONO 1.900 GLI OSPITI CONTRO GLI 850 POSTI DISPONIBILI… MARONI NON LI VUOLE SMISTARE E LI HA BLOCCATI A LAMPEDUSA, RACCONTANDO LA PALLA CHE SAREBBERO STATI RIMPATRIATI IN 48 ORE… SONO ANCORA TUTTI LI’ PERCHE’ NON ESISTONO ACCORDI CON I PAESI DI ORIGINE
Al sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, non è rimasto che chiedere aiuto al Papa affinchè “illumini la mente di Maroni”. Un estremo, anche se difficile, tentativo di venire a capo della drammatica situazione che sta vivendo l’isola, a causa dell’assurda decisione del ministro leghista di bloccare gli immigrati, sbarcati nelle ultime settimane a Lampedusa, senza smistarli, come avveniva prima, nei vari centri di permanenza presenti in tutta Italia.
Lampedusa rischia di diventare un contenitore pieno di immigrati, la situazione sta diventando pericolosa e ingestibile.
Il centro di prima accoglienza dell’isola ha ormai più che superato il livello di guardia, con 1900 presenze rispetto a una capienza di 850 posti.
La causa è da ricercarsi nella solita boutade televisiva leghista uso gonzi: trattenere sull’isola tutti gli immigrati sbarcati negli ultimi tempi, in attesa del rimpatrio coatto.
Ricordiamo il ministro Maroni promettere davanti alle telecamere: “Saranno tutti rimpatriati entro 48 ore e rispediti con l’aereo ai loro Paesi di origine”. Sinceramente se avessimo sentito queste parole da un cittadino poco informato su leggi e procedure, avremmo pensato a uno sprovveduto, ma pronunciate da un ministro della Repubblica (italiana, non padana) possono solo far pensare a manifesta malafede.
Perchè ormai è evidente che non si tratta di incompetenza, quella con la quale viene gestita l’emergenza immigrazione clandestina da parte della Lega, ma di malafede, nel reiterato tentativo di prendere per il culo gli italiani.
Alla disperata ricerca di consensi, si assiste quotidianamente allo spaccio di notizie “stupefacenti”, senza alcuna base legislativa e procedurale.
Scendiamo nel concreto: su migliaia di clandestini che hanno raggiunto Lampedusa ultimamente, sapete quanti ne ha rimpatriati Maroni? Una quarantina di egiziani e basta. Perchè è uno dei pochi Stati con cui esiste una convenzione che permette il rimpatrio in tempi brevi.
Con Tunisia, Marocco e Algeria, tanto per fare un esempio non è operativo alcun accordo. Non parliamo poi di altri Paesi africani. Quindi, in attesa che il Governo stipuli, ammesso che ci riesca, qualche convenzione con altri Paesi, non ha senso far esplodere l’emergenza a Lampedusa, facendo diventare persino l’hangar dell’aeroporto una prigione di confine.
Se le procedure di identificazione, l’analisi delle situazioni dei minori e delle richieste di asilo politico richiedono sempre mesi di attesa, che senso ha trattenere tutti a Lampedusa e rifiutarsi di smistarli in altri Centri? Una follia a rischio incidenti gravi.
Il sindaco e i cittadini dell’isola hanno previsto uno sciopero generale a oltranza, hanno ottenuto l’appoggio dell’Alto Commissario per i rifugiati delle nazioni Unite e dei parlamentari regionali di tutti gli schieramenti, compreso il centrodestra.
Maroni è arrivato a giustificarsi sostenendo che in altri Centri “è più facile allontanarsi e far perdere le proprie tracce”… Vi rendete conto? Il ministro degli Interni che non è in grado di garantire che un “trattenuto in un Centro” non possa scappare…
E pone questa motivazione alla base del fatto di far diventare una cittadina che vive di turismo una prigione generalizzata e una polveriera sociale.
Incapaci di fare trattati, incapaci di fare leggi che non siano poi dichiarate incostituzionali, incapaci di non farsi bacchettare dalla Unione Europea, capaci solo a sparare balle stratosferiche in televisione a cui non seguono mai fatti reali.
Persino l’intera classe dirigente di centrodestra siciliana si è rotta i coglioni. E non solo in Sicilia. L’unico dato certo della gestione Maroni è che gli sbarchi dei clandestini si sono triplicati e che gli irregolari dediti a delinquere sono sempre in libera circolazione, basta leggere le notizie di cronaca ogni giorno.
E che le forze dell’ordine continuano a non vedersi pagare neanche gli straordinari.
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