INTERVISTA A CLAUDIO FAVA: “OSSERVATORI DELL’OCSE? IL PROBLEMA NON SONO I VOTI IN CABINA MA L’OBBEDIENZA PRIMA DI VOTARE”
“CON IL M5S POSSIBILI CONVERGENZE SUL PROGRAMMA, MA SOLO DOPO LE ELEZIONI”
“Ho più cose in comune con Giancarlo Cancelleri che con Nello Musumeci, non c’è dubbio. Con i 5Stelle ci possono essere punti di convergenza sul programma, ma non bisogna cadere nel politicismo fabbricando alleanze in campagna elettorale o immaginando di cercare i voti in assemblea regionale come fossero elemosine”. Claudio Fava, candidato della sinistra alla presidenza della Sicilia con la lista “Cento passi”, non esclude possibili convergenze post elettorali con i pentastellati dopo che il candidato governatore grillino, in un’intervista a La Stampa, ha fatto un chiaro riferimento alle liste civiche come possibili compagni di strada. Ma, dice, saranno solo convergenze sul merito delle cose.
Onorevole Fava, Cancelleri sembra si riferisse proprio a lei quando si è detto pronto al confronto con liste civiche per un appoggio nel Parlamento siciliano. Ci sono già stati contatti?
“No, anche perchè il confronto si fa tra chi vince e chi perde, non in astratto. Bisogna aspettare il 6 novembre”.
Giusto, però è innegabile che si stia cominciando a riflettere su possibili alleanze. Lo starà facendo anche lei…
“Chiunque vinca non avrà la maggioranza all’Ars, non avrà il 50% dei voti, dunque per governare dovrà necessariamente avere l’appoggio di altri componenti dell’assemblea. Ma la maggioranza non la si può andare a cercare in aula. Va cercata prima sul territorio e sui singoli temi, va cercata con i siciliani… poi si possono chiedere i voti all’assemblea”.
Se lei dovesse arrivare primo o se dovessero arrivare primi i 5Stelle, pensa che voi e loro possiate discutere?
“Con i 5Stelle ci sono punti in comune e scelte che ci dividono. Come con tutti gli altri candidati. Ci misureremo sul merito delle cose, anche se è un merito che mi vedrà , prevedo, piuttosto lontano da Musumeci e dai suoi eletti”.
Si può parlare di possibile alleanza post elettorale tra i “Cento Passi” e i 5Stelle?
“Tutto quello che costruisci prima è politicismo, teoria, finzione. Non mi sembra serio. Alcune battaglie politiche le vinci in assemblea se porti il peso e il senso della politica. Se invece pensi di andare a cercare voti raccogliendoli come scarti, come elemosina hai perso. Aspettiamo il sei novembre vediamo chi di noi vincerà e cosa avrà da proporre”.
È d’accordo con l’intervento dell’Osce chiesto dai 5Stelle?
“Mi sembra solo un modo per fare vento. Il problema in Sicilia non sono i voti controllati nella cabina elettorale ma le obbedienza dovute e promesse prima di andare a votare. E quelle non le risolvi con gli osservatori dell’Osce”.
(da “Huffingtonpost”)
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