LA COMMEDIA ALL’ITALIANA TRA SANGIULIANO E MARIA ROSARIA BOCCIA SI INTRECCIA CON IL PRESUNTO “COMPLOTTO” CONTRO ARIANNA MELONI (E LA FINE DEL SUO MATRIMONIO)
I PRIMI CONTATTI DELLA BOCCIA CON ESPONENTI DEL GOVERNO AVVENGONO CON LOLLOBRIGIDA A PRIMAVERA DEL 2023… ARIANNA AVVERTE GENNY: “LASCIALA PERDERE” … A INIZIO AGOSTO IL SETTIMANALE “CHI” RICEVE LA PROPOSTA DI ACQUISTARE FOTO DELL’EX MINISTRO E BOCCIA: UN WEEKEND SULLA BARCA DI DIEGO DELLA VALLE E UNO SCATTO ALL’USCITA DI UNO STUDIO MEDICO… IL 24 AGOSTO, ARIANNA MELONI ANNUNCIA AL “FOGLIO” LA SUA SEPARAZIONE DA LOLLOBRIGIDA…I “SEGRETI” CHE LA BOCCIA SOSTIENE DI CONOSCERE COMPRESO QUELLO LEGATO ALLA NOMINA ALL’ALES DI FABIO TAGLIAFERRI, CARO AD ARIANNA
Nell’agosto dell’Italia meloniana due scandali hanno arroventato un’estate già calda: il presunto complotto giudiziario ai danni della sorella della premier, denunciato da Il Giornale. E l’affaire Sangiuliano. Due storie che hanno proceduto in parallelo, ma che per cronologia e protagonisti Arianna Meloni, suo marito Francesco Lollobrigida, Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia – appaiono invero legate da un filo rosso. Eccolo.
BOCCIA AGGANCIA LOLLOBRIGIDA
Primavera 2023. Sono due deputati di Fratelli d’Italia, Marta Schifone e Gimmi Cangiano, a portare l’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia nei piani alti del governo. Il primo contatto è con Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e marito di Arianna Meloni. Boccia e Lollobrigida si incontrano la prima volta il 5 agosto del 2023 per un evento a Pompei durante il quale il ministro annuncia la nascita di un intergruppo parlamentare per la promozione della dieta mediterranea. È un’idea di Maria Rosaria Boccia. Il 20 dicembre Lollobrigida e Boccia siedono accanto a Montecitorio per promuovere l’intergruppo.
E con loro c’è Marcello Gemmato, il sottosegretario alla Sanità che per le Meloni è uno di famiglia. Maria Rosaria Boccia non si ferma. Promuove un secondo intergruppo parlamentare, questo sulla Medicina e bellezza estetica. Presidente è Gimmi Cangiano. Boccia organizza un Festival della bellezza a Sanremo e, a evento concluso, arriva una lettera di Lollobrigida. “Gentilissima dott.ssa Boccia, ringraziando per il gradito pensiero invio i più cordiali saluti”. Il 20 febbraio lei la posta su Instagram, taggando il ministro.
I due si conoscono, è innegabile, eppure nelle interviste di questi giorni Boccia nega. «Non lo conosco neanche, non abbiamo i reciproci numeri di telefono, non ci siamo mai incontrati». Due bugie, forse anche tre. Ma perché negare l’evidenza? Il post di febbraio con la lettera di Lollobrigida ha attirato l’attenzione di qualcuno a Palazzo Chigi. A cosa mira l’imprenditrice? si chiedono.
Il primo allarme, riferiscono fonti di governo, scatta a marzo: a Cangiano viene detto dal partito di lasciare la guida dell’intergruppo e pure Boccia è allontanata. Per un po’ la donna scompare dai radar fin quando non riappare a Montecitorio a fianco di un altro ministro, Gennaro Sangiuliano.
Dentro Fratelli d’Italia si agitano in parecchi: tra loro Lollobrigida, Gemmato, Cangiano, Schifone. E, ovviamente, Palazzo Chigi. Si pone l’esigenza di avvertire il titolare della Cultura e lo fa Arianna Meloni perché conosce nel dettaglio quanto accaduto nei mesi precedenti al marito ministro. A giugno chiama Sangiuliano e lo mette in guardia. Lui non segue il consiglio.
IL LUGLIO D’AMORE
Tra giugno e luglio il rapporto tra Boccia e Sangiuliano è idilliaco, basta guardare la pagina Instagram dell’imprenditrice. Al ministero quel “rapporto affettivo”, così lo definirà Sangiuliano in tv, è noto a tutti. E i vertici sono preoccupati. «Boccia – ragiona con Repubblica una fonte qualificata della dirigenza – aveva scelto la nomina ai grandi eventi non per caso: prevedono grandi spese con appalti, affidamenti per lo più diretti. Era riuscita a ottenere anche la tappa a Pompei per il G7. Più volte Boccia aveva poi fatto intendere di aver appreso dei segreti del ministero e del governo».
Secondo Maria Rosaria Boccia, che ha ammesso di avere registrazioni audio e video, quei segreti rendono ricattabile il ministro, ma non ha specificato né come né perché. A Repubblica risulta che un suo grande “nemico” interno fosse il capo di Gabinetto Francesco Gilioli. E che uno dei segreti potrebbe riguardare Fabio Tagliaferri, nominato da Sangiuliano alla guida della società in house Ales a febbraio e ritenuto molto vicino ad Arianna Meloni.
Nomina oggetto di un’interrogazione parlamentare di Italia Viva, depositata a fine luglio. Il rapporto affettivo tra Sangiuliano e Boccia pare però interrompersi l’8 agosto, anche se lei sostiene non sia così.
L’AGOSTO DEI RICATTI
Otto agosto. È lo stesso giorno in cui sul telefonino di Gabriele Parpiglia, tra i principali giornalisti di gossip italiani, arrivano messaggi che raccontano di una tresca di Sangiuliano con una sua assistente.
Il mittente è un account anonimo. «Sono messaggi precisissimi, ripetuti, direi scritti da un addetto ai lavori. Mi informano che ci sono due servizi fotografici sulla coppia che sono stati rifiutati da diverse testate e mi offrono lo scoop». Parpiglia non lo dice ma a questo giornale risulta che si trattasse di un weekend sulla barca di Diego della Valle e di uno scatto all’uscita di uno studio medico, lasciando intendere chissà cosa.
L’8 agosto Boccia scrive su Instagram: «Nella vita è come al ristorante, non puoi andare via senza pagare». A chi si riferiva? La fonte del presunto scoop si fa sempre più pressante con Parpiglia che, trovando diversi riscontri, l’11 pubblica un tweet: «Il ministro Sangiuliano in love?».
La storia affettiva tra Boccia e Sangiuliano in quel momento, però, era ai titoli di coda. Chi aveva interesse a rilanciarla? Parpiglia non lo sa. Il profilo Instagram di Boccia offre suggestioni e spunti. Al Mic guardano con stupore una fotografia di Ferragosto. È un selfie dell’imprenditrice all’interno del ministero, dove si localizza, con la scritta “Buon Ferragosto”. Ma lei quel giorno non è lì, era una vecchia foto che ha tagliato. «Perché quel messaggio? C’è chi parla di complotti e di ricatti».
L’ASPRA STAGIONE
È il concetto evocato qualche giorno dopo, il 18 agosto, in un editoriale del direttore del Giornale Alessandro Sallusti che fa tanto rumore. Scrive di una manovra occulta ai danni di Arianna Meloni che ha fatto aprire un’indagine giudiziaria su di lei per traffico di influenze legato “a recenti nomine fatte dal governo”.
Di questa indagine, come detto, ad oggi non c’è traccia. Eppure tutti tra governo e maggioranza – cioè quasi tutti: Sangiuliano non apre bocca – spendono parole di solidarietà per Arianna. Qualche giorno dopo, siamo al 24 agosto, Meloni annuncia sul Foglio la sua separazione da Lollobrigida: da mesi non stavano più insieme. A mostrarle vicinanza è Boccia che scrive a Meloni: «L’amore è un’altra cosa».
Se era un tentativo di ingraziarsi qualcuno, non riesce. Sangiuliano le ripete che quel contratto di nomina già firmato è da strappare. Siamo al 25 agosto, Maria Rosaria scrive sul suo profilo Instagram: «Potremmo essere arrivati da navi diverse, ma ora siamo sulla stessa barca». E a Parpiglia, lo stesso giorno, dicono: «Domani leggi Dagospia».
Arriviamo quindi al fatidico 26: Boccia, pur sapendo ormai di essere fuori, annuncia di essere la nuova consigliera per i grandi eventi. E Dago pubblica: «Chi è, e soprattutto chi si crede di essere, la bombastica 41enne, nativa di Pompei, Maria Rosaria Boccia?». Il resto della storia lo conoscete.
(da La Repubblica)
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