LA COMMOZIONE DEL COMANDANTE MARRONE DURANTE L’INTERROGATORIO: “MIO CUGINO MORTO NEL MARE DI LAMPEDUSA CON CONDIZIONI DI MARE ANALOGHE, IN MARE CHI HA BISOGNO VA AIUTATO”
IL PATRIOTA PIETRO MARRONE DIECI ORE DAVANTI AI GIUDICI SPIEGA I DETTAGLI DEL SOCCORSO, FORNISCE DOCUMENTI E MOTIVA LE RAGIONI DI SICUREZZA DI FRONTE ALL’ORDINE ILLEGALE DEL VIMINALE DI FERMARE I MOTORI
“Mio cugino è morto in mare a Lampedusa, in condizioni simili a quelle affrontate dalla Mare Jonio. La gente in mare che ha bisogno non si può ignorare”. Si è commosso durante l’interrogatorio Pietro Marrone, il comandante della Mare Jonio, apparso oggi davanti al pm di Agrigento Salvatore Vella.
Marrone è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo avere disobbedito all’alt della Guardia di Finanza in alto mare con a bordo 49 migranti.
Marrone ha rivendicato l’impossibilità di spegnere i motori al “solo scopo di non far rischiare la vita alle persone a bordo”. “Si deve sempre fare di tutto per dare una mano”, ha detto al magistrato. Marrone è difeso dall’avvocato Fabio Lanfranca.
L’interrogatorio, svolto dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal pm Cecilia Baravelli è durato dieci ore. Marrone, che è l’unico indagato, ha risposto ad ogni domanda dei pm, cercando di fare chiarezza su quanto è accaduto.
Domani, il procuratore aggiunto Vella e il sostituto Baravelli sentiranno – sempre alla brigata della Guardia di finanza di Lampedusa (AG) – Luca Casarini, capo missione della “Mare Jonio”.
“Durante questo lungo interrogatorio abbiamo ricostruito, con il nostro contributo di trasparenza, passo passo, tutti gli accadimenti della nave Jonio”, ha detto all’Adnkronos l’avvocato Fabio Lanfranca, legale del comandante Marrone, subito dopo l’interrogatorio. “Abbiamo seguito un ordine cronologico temporale – dice ancora Lanfranca – e fornito agli inquirenti documentazione di supporto rispetto a quello che ha detto il comandante”.
L’indagine, hanno precisato i magistrati, è a 360 gradi, quindi se emergeranno comportamenti illeciti delle autorità preposte, a qualsiasi livello, non si escludono colpi di scena.
(da agenzie)
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