LA FARSA SECESSIONE E’ FINITA, ANDATE A LAVURAR: LA PADANIA NON PIACE AL 90% DEGLI ITALIANI DEL NORD E AL 60% DEI LEGHISTI
LA LEGA E’ ALLE CORDE, LA PADAGNA EVAPORA: UN SONDAGGIO ISPO CONFERMA CHE UNA PADAGNA INDIPENDENTE NON PIACE NEANCHE AGLI ELETTORI LEGHISTI….I FINIANI ATTACCANO, PER FRATTINI E’ SOLO UNO SLOGAN: SE INCALZATA LA LEGA DIMOSTRA LA POCHEZZA CULTURALE E SOCIALE CHE RAPPRESENTA
Mentre Berlusconi non trova di meglio che attaccare Fini per le “provocazioni quotidiane” e pensa solo, come sempre, a impedire le intercettazioni in nome della sua privacy, la Lega annaspa sotto il fuoco incrociato dello scontento del suo elettorato e delle bordate finiane.
Il premier ha paura di perdere il compagno di merende dei lunedì letterari ad Arcore, dove si gioca a nascondino coi problemi reali degli italiani, e cerca di difenderlo, anche se non si fida più neanche del senatur.
Ormai ha la sindrome dell’accerchiamento: Fini almeno contesta a viso aperto, ma Tremonti e Bossi tramano dietro le spalle, mentre le correnti nel Pdl si moltiplicano.
Berlusconi è “andato”, anzi è in partenza: dal 25 al 30 giugno sarà in Canada per il G8, poi una breve visita in Brasile e un salto a Panama.
La cosa originale è che non potrà rientrare in Italia prima del 4 luglio, in quanto ha ottenuto il rinvio per legittimo impedimento dell’udienza preliminare Mediatrade, proprio sostenendo che non sarebbe rientrato in Italia prima di quella data per impegni istituzionali.
Vorrebbe fare un salto nella sua villa di Antigua, vicino a Panama, ma se ci va potrebbero contestargli che non era un impegno isitituzionale e sarebbero altre polemiche con i giudici.
Mentre anche Frattini si smarca dalla Lega (“La padania e uno slogan che la Lega ha inventato, efficace agli occhi della loro gente, ma utilizzarlo non deve portare, come in una infelice battuta del viceministro Castelli, a tentazioni secessioniste), i finiani su FareFuturo se la ridono.
“I leghisti urlano per non far sentire la verità , fanno fumo per nascondere l’assenza dell’arrosto” e aggiungono: “La padania di cui parla l’art 1 dello Statuto della Lega, come repubblica federale indipendente e sovrana non esiste”.
Il povero Cota che più parla, più inciampa in clamorosi autogol, ribatte che “la prova che la padania esiste sta nei consensi della Lega”: cosa c’entri con la geografia non è chiaro, ma per Cota è sufficiente.
Zaia è ancora piu penoso, e stizzito squittisce: “Se la padania non esiste allora non esiste neanche il sud”.
Ma il Sud non ha certo parlato di secessione o di indipendenza, rivendicando una omogeneià storica e territoriale che infatti non esiste.
Alla fine per i leghisti resta l’ultima trincea, quella di “area economica” da tutelare.
Un po’ poco da come si era partiti.
Ma la bastonata finale sul circo Barnum di via Bellerio doveva ancora arrivare.
Ecco il sondaggio Ispo fresco fresco: soltanto il 10% dei cittadini del Nord sarebbe favorevole a una padania indipendente, una miseria.
Non solo: è contrario pure il 60% degli elettori della Lega.
Insomma la farsa è finita, altro che autodeterminazione dei popoli, la classe dirigente leghista sarebbe bene che “tornasse a lavurar”, ammesso che qualcuno di loro lo abbia mai fatto.
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