LA SENATRICE “ERETICA†ROMPE IL FRONTE GRIILLINO SU VERONA
IRRITAZIONE DEL M5S, SUI SOCIAL: “DIMETTITI”
Sul Congresso della Famiglia i vertici si erano spesi in modo perentorio: i temi discussi a Verona non fanno parte dell’agenda del Movimento 5 Stelle e non faranno parte di quella del Governo.
Dal vicepremier Luigi Di Maio al sottosegretario Vincenzo Spadafora, nei giorni precedenti alla kermesse le dichiarazioni pubbliche dei grillini hanno dato luogo a un crescendo di lettere, marcate prese di distanza e critiche.
Non poteva quindi che fare scalpore l’apparizione sul palco del 13esimo Congresso mondiale della Famiglia di Tiziana Drago, senatrice M5S, in chiara contrapposizione con il Movimento e in violazione di un esplicito divieto di adesione alla kermesse, lanciato da Di Maio lo scorso 18 marzo: “Se qualcuno di voi pensa che la donna debba restarsene a casa a farsi dire quello che deve fare, allora il MoVimento 5 Stelle non è per voi. Io a un convegno come quello di Verona non ci vado. E non ci andrà nessun parlamentare del MoVimento!”, tuonava su Facebook.
E invece: “Ho ricevuto l’invito tempo fa – ha detto, accolta da un applauso – e ci ho pensato. Auspico che su questi temi ci sia un dialogo. Non è stato facile venire qui e voglio dire che è stata una scelta personale”, ha ammesso Drago.
“Il M5s non è una realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni, ci sono anche senatori e deputati che hanno apertura verso la famiglia tradizionale. Bisogna tutelare i diritti di tutti, e quelli dei bambini vanno al primo posto”, ha poi continuato la senatrice. Dopo le sconfitte elettorali degli ultimi mesi, Di Maio ha annunciato un cambio di linea, o meglio di stile politico, fino ad oggi troppo sulla difensiva rispetto a quello arrembante del collega leghista Matteo Salvini, che gli ha garantito una discreta incetta di consensi. Di qui la scelta di marcare in modo più netto e aggressivo le distanze dal suo alleato di governo, ritrovando una compattezza su tutte le questioni politiche: non solo Tav e legge sulle armi, ma pure sulle questioni che interessano i diritti civili, come la concessione della cittadinanza a Ramy, il bimbo-eroe di San Donato Milanese. O come, appunto, i temi sollevati al Congresso di Verona.
Le reazioni pubbliche alla presenza della Drago sul palco sono state poche, e misurate.
“Conosco la senatrice Drago che appartiene al mio collegio, naturalmente ognuno di noi è libero di aderire alle manifestazioni che ritiene più opportune”, ha detto la ministra della Salute Giulia Grillo in una difesa più di facciata.
“Non si tratta di difendere la Famiglia, tutti quanti ovviamente abbiamo un sentimento di amore verso la nostra famiglia – ha proseguito il ministro – Mi auguro che non condivida i toni che possono utilizzati da alcuni relatori nei confronti degli omosessuali o delle unioni civili. Bisogna stare attenti a non discriminare, a non ghettizzare e non creare stereotipi che negli anni si è cercato di abbattere perchè è un progresso per tutti e non un’involuzione”, ha concluso la ministra che aveva definito poco prima la manifestazione di “estrema destra”.
A chi le ha chiesto se il M5S prenderà provvedimenti per la sua partecipazione, ha risposto “non credo”. Eppure trapelano nervosismo e forte disappunto per la presenza di Drago sul palco di Verona, che sui social, nei commenti degli attivisti, si trasformano in collera, con esplicite richieste di punizioni: “Vergogna”, “va subito espulsa”. Alcuni si sono detti “disgustati” prendendo di mira la sua
pagina facebook.
“Bisogna tutelare il diritto delle donne ad abortire iniziando con il buttare fuori gli obiettori dagli ospedali. Sono disgustata dalla sua partecipazione”, scrive Alessandra.
Tiziano chiede l’espulsione immediata della senatrice siciliana: “Vattene con i tuoi amici leghisti e fascisti, spero che ti buttino fuori dal movimento subito”.
Anche Enzo vede nella partecipazione della senatrice grillina un doppio fine: “Passa alla Lega? Persone come lei ci mancavano proprio in Italia…”.
Scrive invece Roberta: “Io non riesco a credere che abbia potuto fare una cosa simile giustificando la sua presenza quale iniziativa personale. Come si permette? Sarebbe anche una mia portavoce ed io non sono affatto d’accordo! Vergogna!”.
In sintesi, la presenza di Drago ha rischiato di rompere il fronte compatto dei 5 Stelle rispetto alla Lega, che ha messo sul congresso il suo cappello politico, con la partecipazione tra gli altri di tre ministri dell’esecutivo, incluso il vicepremier Salvini.
Sabato mattina Di Maio parteciperà , insieme al sottosegretario con delega alle Pari opportunità Spadafora, ad un evento con i giovani per parlare di diritti e di futuro.
Proprio mentre Salvini è atteso a Verona e mentre per le strade della città ci sarà il clou delle proteste guidato dal corteo anti-congresso. Il vicepremier M5s nei giorni scorsi è stato ‘tranchant’ nel dire che così la Lega volge lo sguardo al Medioevo, mentre “noi vogliamo guardare avanti”. Ha quindi il sapore della beffa il comunicato di ringraziamento degli organizzatori ai partecipanti alla prima giornata: “Grazie a tutti, in particolare a Tiziana Drago”.
(da “Huffingtonpost”)
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